Il CLE si presenta
Nel 1999 ha preso vita ad Aquileia (UD), luogo per eccellenza dei contatti
culturali tra l´area mediterranea e l´Europa centrale, un nuovo
Centro-Studi interamente dedicato alla salvaguardia, alla cura e alla
reinterpretazione delle culture classiche. In collaborazione con la
Fondazione per la Salvaguardia della Basilica di Aquileia, che cura gli
interessi della Diocesi di Gorizia per quanto riguarda la tutela e la
conservazione della basilica aquileiese, il Centrum Latinitatis Europae ha
fatto partire il suo ambizioso programma, tenendo discussioni, conferenze,
seminari e tavole rotonde in varie parti d’Italia e d’Europa.
Dal 2000 sono operativi i Punti-CLE di Cervignano (UD), Cividale del
Friuli (UD), Ferentino (FR), Gorizia, Napoli e Trieste. Successivamente
sono stati aperti i Punti-CLE di Arezzo, Sommacampagna (VR) e Verona. Di
recente istituzione sono invece i Punti-CLE di Bassano, Catanzaro,
Cosenza, Grado (GO), Milano, Modena, Montescaglioso (MT), Palermo, Ragusa,
Reggio Calabria, Roma, Riva del Garda, San Severo (FG) e Treviso.
Attualmente in Italia i Punti-CLE sono circa una ventina. In Europa siamo
presenti ad Atene (Grecia), a Berlino (Germania), a Linz (Austria) e a
Łódź (Polonia). Stiamo stringendo contatti operativi anche con
la Croazia, la Francia, la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, la Slovenia e
l’Ungheria.
Il professore Rainer Weissengruber, figlio del ricercatore Franz
Weissengruber, morto nell´agosto del 1998, al quale è dedicato il
Centro-Studi per ricordare la sua attività di ricerca nel campo della
cultura tardo-latina e patristica, è stato il padre dell’idea ed è il
presidente del Centrum che ha già riscosso interesse in Italia e in
Europa. Rainer Weissengruber, come già suo padre, è da molti anni legato
al mondo culturale italiano.
Fin dall’inizio hanno collaborato con lui i sacerdoti friulani don
Graziano Marini, direttore della Fondazione per la Salvaguardia della
Basilica di Aquileia, e don Luigi Pontel, preside del Liceo Linguistico
Europeo “Paolino d´Aquileia” di Gorizia. Fanno parte del Consiglio
Direttivo il prof. Giampaolo Dabbeni (Trieste); la prof.ssa Loredana
Marano (Cervignano), che cura la parte amministrativa dell´associazione;
il prof. Giuseppe Reale (Reggio Calabria), fondatore ed ex-rettore
dell’Università per Stranieri di Calabria; la prof.ssa Angiolina Lanza
(Verona) ed il dott. Franco Fornasaro (Cividale del Friuli), che è
vice-presidente del Centrum. Nel Comitato Scientifico lavorano invece i
professori Gian Domenico Mazzocato (Treviso), Piero Marangon (Gorizia),
Mauro Agosto (Napoli) e Fulvio Calabrese (Verona).
Il CLE ha buoni contatti con le associazioni di latinisti di varie parti
d’Europa (ad esempio con la Sodalitas di Vienna), con università e con
numerose scuole superiori di vari indirizzi. I legami internazionali del
Centrum Latinitatis Europae sono un elemento caratterizzante
dell’attività che deve diventare sempre più di oltrefrontiera.
Aquileia, Cividale, Trieste, Verona e alcune città del Meridione, come
Napoli, Reggio Calabria e Catanzaro, sono punti d’incontro anche per un
pubblico giovane, che vuole costruire una nuova idea di un’Europa unita
dalla cultura, che riesce a superare le vecchie tensioni tra nord e sud,
est ed ovest.
Nuova è la fondazione di una rivista scientifico-didattica
sull’insegnamento delle lingue classiche (che riprende in parte concetti
e modelli d´Oltralpe), con sede a Montella (AV), in collaborazione con
l’Accademia Vivarium Novum.
Di particolare rilevanza sono i progetti delle “Accademie del CLE”:
Montescaglioso (MT) per quanto riguarda la musica, Bassano del Grappa (VI)
per l´Umanesimo riletto in chiave moderna, Gorizia per le tematiche della
pace, Treviso per la ricerca nel campo della didattica. I sodalizi
affiliati trattano tematiche specifiche. Sono infatti già attivi il
Sodalizio Anaunia Latina di Cavareno (TN), quello Flos et Arcus di
Cividale del Friuli (UD), quest’ultimo dedicato ai rapporti tra Lettere
e Scienze Naturali. E’ stata inoltre fondata l’Academia Foederata
Europae (Cividale del Friuli), in collaborazione con l´Archivium
Forumjuliense. La carta di Cividale serve come orientamento filosofico di
questo progetto. Il CLE partecipa attivamente a questa iniziativa,
lavorando in sintonia su un vasto progetto culturale rivolto soprattutto
ai giovani d’Europa.
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