Teatro
di Nessuno
Laboratorio
Teatrale a Roma sulle tracce di Eugenio Barba e Jerzy Grotowski
Il TEATRO di NESSUNO è un
TEATRO LABORATORIO per la sperimentazione attiva del linguaggio scenico. I
fattori che lo contraddistinguono sono la coerenza dell’esperienza
artistica, il reale esercizio sul linguaggio teatrale, la conoscenza e la
viva pratica delle tecniche dell’attore, l’approfondimento dei
rapporti tra meccanismi drammaturgici ed interpretativi. Il TEATRO di
NESSUNO si propone dunque come un percorso espressivo di Sperimentazione
Teatrale sulle tracce di Eugenio, Barba, Peter Brook, Jerzy Grotowski, Tadeusz Kantor e
nell’ambito di una Ricerca Teatrale che, lontana dalle oscure alchimie
di certa “Avanguardia”, sia dedicata a tutti coloro che hanno sempre
sognato di calcare le tavole di un palcoscenico ed hanno l'esigenza di
un luogo, almeno uno, in cui l'apparire, il sembrare ed il mostrare della
vita quotidiana non sono sufficienti: un luogo in cui, in più, occorre
essere!
L’esperienza teatrale è intesa sia
come forma espressiva ma anche come personale itinerario di conoscenza
attraverso cui il declinare i sentimenti, il coniugare le emozioni, non
siano optional inaccessibili, ma il presupposto per porci una domanda:
"...qual'è il bisogno umano più
semplice, più interumano, più popolare, qual'è questo bisogno che sta
per nascere? E se ci poniamo la domanda in questi termini la parola stessa
"teatro" cadrà. Non è il teatro che è necessario, ma
assolutamente qualcos'altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare
ad incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né
tra le dichiarazioni, né tra idee graziosamente precisate, rinunciare
alla paura ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena
gli sono accessibile "tutto intiero". Non nascondermi più,
essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti,
un'ora. Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile..."(Grotowski)
Dunque non è un teatro in carta
patinata che rifletta una omogenea e consolatoria luce per tutti identica,
ma un’esperienza espressiva che sia invece uno sguardo vigile sui passi
perduti di una istintiva, mitica,
forma di ricerca in cui chi parla, parla direttamente al suo cuore che
dialoga con quello dello spettatore, come avveniva nel segreto degli
antichi Misteri
I nostri incontri settimanali -
curando la Respirazione, con facili esercizi sulla Voce, sulla Tensione
e Distensione muscolare, sul Linguaggio del Corpo, appena affacciandoci
sull'inconsueto territorio dello Psicodramma, esplorando un mondo nuovo
alla scoperta della Via al Personaggio, di Testo e Sottotesto, Verità
Scenica e Finzione, Memoria Emotiva sulle tracce di gioie, paure, emozioni
- sono dei lavori sempre in corso, un cantiere aperto, un continuo
divenire alla ricerca della costruzione, mattone su mattone, di un ponte,
percorribile in entrambi i sensi, tra l’io del personaggio e l’io
dell'attore; ma i materiali vanno cercati frugando in noi stessi, nei
chiari e distinti ricordi vicini come in quelli lontani appannati da una
memoria a volte sfilacciata dal tempo, nelle esperienze vissute nella
realtà, nelle nostre pulsioni, in elementi interni analoghi alle
emozioni, ai desideri ed ai vari elementi dei personaggi che via via
interpretiamo.
Tutto questo in un'atmosfera giocosa
in cui "...Che tu reciti bene o
male non importa: importa che tu reciti vero!...Se per definizione
quello che esprimo fuori (La mia maschera) rispecchia quel che sono
dentro, se il mio occhio è la spia fedele del mio pensiero, io a teatro
non posso, non sono libero di non far vedere quello che penso, o mostrare
quello che non penso o non sento." (Stanislavskij)
Oggi siamo certi che sulla
scena, come nella vita, solo una verità produce altre verità e mai da
una falsità nasce una verità!
Il
nostro Laboratorio Teatrale é aperto anche a chi è alla sua prima
esperienza.