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Il decreto di
condanna a morte dei 521 passeggeri del treno 8017 emblema dei tanti
innocenti, soldati e civili, caduti per una guerra, che come tutte le
guerre, è inutile e criminale. |
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Nella notte tra il 3 e il 4 marzo 1944 il treno
merci 8017 entrò nella galleria delle Armi, situata tra le stazioni di
Balvano-Ricigliano e Bella-Muro (linea Battipaglia-Potenza).
Nella galleria, lunga 1692 metri, il lungo convoglio incominciò a
slittare e non riuscì più a procedere: oltre cinquecento persone
morirono asfissiate dalle esalazioni delle due locomotive a vapore.
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Ricordi
«Accadde
là sotto Balvano»
alle 0,50 del 3 marzo ‘44
seicento passeggeri
il merci 8017,
abusivi,
per miseria e fame
spinti alla borsa nera
nell’ultimo viaggio
verso la morte.
Nel sonno arrivò
il muto letale monossido
con la nera fumeta di carbone
nella lugubre notte di Balvano
la buia Galleria delle Armi
a cinquecentoventuno
dare morte.
Cinquecentoventuno i corpi stesi
sulla banchina tra i binari
bianco sudario la neve
i militi nella conta
per un cartello,
un numero
ai morti
Né li destò a Balvano
nell’ultima tappa del treno,
lo stridulo sferragliare in frenata
nel silenzio tenebroso della campagna
tra colline fatte bianche dalla neve
ad infrangere il lividore notturno,
i seicento abusivi dormienti
nel pesante respiro
ignaro di
morte.
L’8017 riparte
ansimante in salita
tra gole aspre a scavalcare
il serpeggiante torrente Platano
la stretta valle, di viadotti e gallerie
ecco la prima, siam fuori, e la seconda,
ora usciamo in un passo all'aperto,
una forra profonda, ed infine
un lungo serpente nel nero
la "galleria delle armi"
tanto basta per dare a
cinquecentoventuno
e più, nel sonno
la morte.
da
Salvatore Argenziano, Ricordi,
rip su
www.torreomnia.com/Testi/argenziano/argenziano_treno/Pag.15.htm
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Un ricordo è un link, un rimando a
qualcosa d'altro.
In questo sito web quando trovi il trenino
cliccaci sopra
per essere mandato in un mondo di diverso ma collegato significato.
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Tutti i contenuti di questo libro diventeranno
un libro per il quale ci sono già proposte editoriali.
Trattasi di un work
in progress nel senso
che il libro viene scritto e aggiornato di volta in volta direttamente in
rete.
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Treno 8017 strage a Balvano. Il più grave
incidente ferroviario d'Italia.
Descrizione:
Sono trascorsi quasi 65 anni da quella notte tra il 2 e 3 marzo del
1944 quando morirono più di 500 persone nella galleria "delle Armi",
subito dopo la stazione di Balvano, in provincia di Potenza.
Molti non si accorsero neppure della tragedia, passarono dal sonno
alla morte respirando il monossido di carbonio sprigionato dalle
ciminiere delle due locomotive a vapore.
Una tragedia annunciata, perché nel verbale del 9 marzo 1944 del
Governo Badoglio si legge testualmente: "La sciagura deve
attribuirsi alla pessima qualità del carbone fornito dal Comando
Militare alleato.
Era carbone proveniente dalla Jugoslavia, di quello pessimo che
sprigionava poco calore e tanto monossido di carbonio. Si era in
guerra e le ferrovie erano sotto il comando degli alleati. Sulla
linea Napoli-Potenza gli Anglo-Americani avevano istituito solo due
treni alla settimana.
Il treno 8017 serviva alla popolazione per rifornirsi di generi di
prima necessità reperibili solo nelle zone interne come le campagne
di Potenza. Ma su quel treno c'era anche chi doveva viaggiare, e per
assenza di mezzi pubblici era obbligato a salire su quei carri
merci.
Del personale addetto al convoglio si salvarono solo i frenatori,
Michele Palo di Eboli, Roberto Mallo e Giuseppe De Venuto, e il
fuochista Luigi Ronga.
Non si salvò, invece, il frenatore Gaetano Sgroia di Eboli che morì
nell'adempimento del suo dovere.
Il comune di Eboli lo potrebbe ricordare con una lapide nella locale
stazione ferroviaria.
RENDIAMO OMAGGIO A QUESTE VITTIME con l'iscrizione a questo gruppo.
http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=39787710981
TRENO DI LUCE, TRENO DI PACE
http://www.facebook.com/group.php?gid=125209645401
X Gennaro Francione.
Grazie per i complimenti al gruppo "Treno 8017 strage a Balvano",
sono ben lieto d'iscrivermi al tuo gruppo che sponsorizzo caldamente
agli iscritti del mio gruppo.
Io ho scritto un articolo su questo tragico evento che Alessandro
Tuzza ha recensito nel suo sito web.
In questa tragedia perse la vita un mio parente il frenatore Gaetano
Sgroia, e ci tengo tantissimo che questo gruppo come anche il tuo
diventino, come dice l'amico prof. Fabio Paolucci, un "monumento
informatico della memoria".
Cordiali saluti
Paolo Sgroia
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http://www.boffardi.net/2004/08/24/377/
www.flemingpress.it/roma/magazine/169/pdf/gennaro%20francione.pdf
http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=7971&lang=it
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