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Contro multe ai clienti

 

  Il diritto medicinale in tema di prostituzione ritiene che sia indispensabile abrogare la legge Merlin riaprendo le case chiuse da organizzare in una chiave più moderna e avanzata.

   La legge è ritenuta da più detrattori non idonea a gestire il fenomeno della prostituzione in Italia che, di fatto, rimane una realtà presente e costante. In Italia, infatti, non è considerato reato la vendita del proprio corpo, mentre lo è lo sfruttamento del corpo altrui anche se in ambiente organizzato. Ciò ha permesso il proseguire, di fatto, della mercificazione corporale nelle strade, ma nella clandestinità.

  Inoltre, prima dell'entrata in vigore della legge la prostituzione nelle strade era molto poco diffusa, mentre dopo l'entrata in vigore è aumentata notevolmente.

 La legge è chiaramente incostituzionale perché non consente di tutelare la salute delle prostitute e dei loro clienti.

Come per la droga consentire il fenomeno della prostituzione, purché connesso alla libera volontà delle donne impegnate in questa attività, consente di sottrarre il mercato alla criminalità nel contempo garantendo la salute e la dignità della donna prostituta.

Il fenomeno prostituzione va combattuto con la cultura non criminalizzando i clienti come si sta tentando di fare ultimamente.

Per la legge Merlin clicca su

http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Merlin

 

 

                                      

Un affresco rinvenuto in un lupanare - antesignano delle case chiuse - negli scavi archeologici di Pompei.