LA
GRANDE STELLA DELLA MEZZALUNA
(TRITTICO
MEDIORIENTALE)
Tre monologhi, tre urli drammatici per raccontare il dramma della
Palestina e far tacere i fucili con la prospettiva minacciosa di un
esito apocalittico.
Il primo monologo č al passato con Dylan David, il visionario
israeliano che nella sua cartoleria medita, ricorda, prega, negli
ultimi istanti prima di essere catturato dalla Gestapo
Il secondo č al presente: Mahmoud Darwish, il barbiere palestinese
che col filo si rade. Intanto passa al setaccio con la parola la
Nakba, la Catastrofe, ovvero l'esodo interminabile che iniziņ nel
1948 quando centinaia di migliaia di palestinesi furono cacciati
dalle loro case in seguito alla proclamazione dello Stato di
Israele.
Il futuro č Aaron Friedman: l'ebreo
errante ragiona sull'ultima visione boschiana reale. La bomba
atomica iraniana che ha distrutto Israele e la Palestina. Il
sopravvissuto lancia un ultimo monito di fratellanza. E' quello
del Nuovo Ebreo che si fa portavoce, dopo tanti mali sofferti e
arrecati, di una nuova alba di pace tra i popoli.