Al Teatro Patologico Al Teatro Agora
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I NERVI DELL'ANIMA(SCHREBER IL GIUDICE FOLLE)
E' il dramma di Daniel Paul Schreber, il
Presidente della Corte d'Appello di Dresda, reso folle dai tirannici metodi educativi del
padre e rinchiuso in manicomio. Copione pubblicato su
"Sipario", Milano, n. 599 aprile 1999, www.sipario.it.
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http://www.godotnews.it/public/home/panorama_italiano/panorama_italiano_articolo.asp?id=437 |
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Daniel il giudice
pazzo è inserito nella "Notte Bianca" del 27 settembre.
La prima Notte
Bianca a Roma è un grande evento internazionale senza
precedenti in Italia.
Dopo il
successo della Nuit Blanche parigina dello scorso anno, il
Sindaco di Roma, in collaborazione con il Presidente
della Camera di Commercio di Roma, ed il Sindaco
di Parigi, d’intesa con la città
di Bruxelles, hanno deciso di "aprire",
rispettivamente il 27 settembre e il 4 ottobre, le loro città dalle ore
20.00 alle ore 8.00 a cittadini e visitatori, per sottolineare il
gemellaggio tra Roma e Parigi e l'intesa con Bruxelles.
Durante la
Notte Bianca, Roma è aperta tutta la notte,
dal centro alla periferia, in un’atmosfera inconsueta, e diventa teatro
di numerosissimi eventi di solidarietà, arte, cinema, teatro, musica,
sport, shopping che animano i principali luoghi della città, dai più
tradizionali ai più insoliti: biblioteche, centri commerciali, centri
sportivi, chiese e luoghi di culto, cinema, gallerie private, istituti
culturali, istituzioni, locali notturni, mercatini d'antiquariato, musei
comunali, privati e statali, spazi vari e teatri dove tutti i cittadini ed
i turisti sono invitati.
La Notte
Bianca di Roma è un momento
ricco di eventi all’insegna
dell’interdisciplinarietà, della contemporaneità e del
multiculturalismo organizzati all’interno di percorsi che diventano gli
“epicentri” di questa grande festa e comprendono itinerari al di fuori
dei circuiti tradizionali di luoghi e di pubblico. La città è aperta dal
centro alla periferia in una cornice di festa e di
curiosità culturale sottolineando anche temi sociali con incontri,
convegni e attività di volontariato.
Il calendario, che comprende fino a 70 appuntamenti in svariati luoghi
della città, è stato definito in base alla creatività di artisti e
all’adesione spontanea di artigiani, commercianti, istituzioni pubbliche
e private che vogliono vivere insieme ai cittadini il senso della Notte
Bianca.
http://www.lanottebianca.it/Italiano/ita_frameset.asp |
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www.divadelni-ustav.cz/doc/knihovna/castext1999.pdf
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Psicanalisi
Francioniana alla Corte d’Appello di Dresda.
Ragione e
pregiudizio, ordine e caos, espressi in un’opera dal ritmo sostenuto e
dagli interrogativi inquietanti.
Gennaro
Francione, perennemente proteso verso l’analisi intellettuale di vicende
umane sconvolgenti, ma tragicamente reali, ripercorre la follia di un
pazzo-colto, un giudice traviato dall’eccessivo rigore della ragione e
della logica: Daniel Paul Shreber, Presidente della Corte d’Appello di
Dresda.
L’indagine
del passato è diretta a diagnosticare il presente e mostra come
l’esperienza traumatica vissuta da Schreber nell’infanzia, a causa
dell’educazione “terroristica” impartitagli dal padre, si traduca
nell’età adulta in uno
stato di confusione e disorganizzazione cognitiva.
Ogni
epoca storica deve fare i conti con le proprie streghe ed i propri orchi
nella misura in cui il pregiudizio informa di sé il giudizio collettivo
socialmente diffuso. Lì si annida l’errore, ed è lì, nel pregiudizio,
che “la giustizia diventa vendetta”. L’apparizione di Hansel è
emblematica delle conseguenze di questo perverso meccanismo, in cui le
decisioni giudiziarie sono spesso fondate su false percezioni, su
testimonianze inattendibili, su ipotesi distorte e contraffatte. Una
coscienza ed un’etica non conforme alla massa non può non avvertire
ogni sentenza come un urlo di dolore: tale è appunto l’opinione di
Scherber, giudice-pazzo, per cui il rispetto del pluralismo e della
differenza, in una società informata al culto della ragione del più
forte, travalica nella follia, intesa come autonomia del pensiero
esasperata fino al paradosso.
QUANDO,
dunque, la ragione trascende nella follia? COSA è logico e razionale?
Francione
ci riporta al cospetto di una antropologia che studia l’individuo e la
sua identità, che analizza la precarietà esistenziale dettata dalla
complessità delle dimensioni dell’uomo e dalla sua diversità, talvolta
inquieta ed eversiva.
La
rappresentazione della follia suggerisce un’attenta riflessione sulla
normalità e sulla patologia di talune relazioni intrafamiliari e pone in
evidenza come l’istituzione
manicomiale non sia un luogo di cura, ma di cancellazione della visibilità
sociale di un uomo importante, noto, colto, la cui follia è fonte di
imbarazzo e disonore e, dunque, motivo di esclusione dagli spazi sociali e
culturali perché sintomo di una identità eterodossa, non conforme,
divergente, eversiva.
Notevoli
e stimolanti i riferimenti al Complesso di Urano ed alle indagini
psicanalitiche riconducibili a Freud ed Adler, strumenti con cui l’A.
disegna significativamente il disagio di un individuo inquieto e
disordinato, in cui affiorano dimensioni negate e sottaciute e per il
quale, in fondo, sono gli eccessi della ragione ad emarginare la follia
nella patologia.
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