Ancor più nel teatro che nei testi
più propriamente scientifici, il tormento per le ingiustizie della vita
reale, con cui Francione si scontra giorno dopo giorno nel suo lavoro, nel
Processo a Caravaggio e Pasolini esplode in un bisogno
incontrollabile di sognare e di trasmettere - finalmente - le emozioni
dell'Uomo, in un contesto in cui la libertà di espressione è
autentica.
La scelta stessa dei personaggi fa
apparire nei due artisti processati le due anime di Francione.
In lui cogliamo
l'intellettualismo e la pacatezza di Pasolini, ma soprattutto la forza
della pittura di Caravaggio nell'affermazione della verità delle
cose.
"Il mondo è cosparso di dei, di santi, di eroi,
nelle strade, negli stadi, nelle officine, nelle osterie", diceva
Guttuso.
Tutto è un soggetto per Francione, anche le bestie di
una fattoria... anche gli extracomunitari che vendono i cd per strada...
L'attenzione per i problemi concreti della vita reale e
la conoscenza della realtà come essa è - troppo spesso trascurata dal
diritto -, è la sostanza dell'Antiaccademia di Caravaggio
e
dell'Antiarte di Francione"
(PierFrancesca Metallo)
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