FRANCIONE CON L'OPERA "LA CASTA DEI BUFFONI" VINCE IL CONCORSO TEATRALE "TUTTA SCENA!. RIMANIAMO IN ATTESA DELLA MESSISCENA DELL'OPERA PREMIO PER IL VINCITORE PRISMA Newsletter di cultura, spettacolo e voglia di vivere (meglio) Anno VII – Numero 275 – 2 dicembre 2017
21.ESIMA FESTA DEL LIBRO DI OSTIA. CONCORSO TEATRALE
“TUTTA SCENA!”. CLASSIFICA FINALE
1. FRANCIONE Gennaro - “La casta dei buffoni”
2. MARGUCCIO Antonio – “Il Santo sulla colonna”
3. DE CHMIELEWSKI Rodolfo – “Cornelia”
4. POSTO A PARI MERITO:
SCILLAMA’ CHIARANDA Carlangelo - “Norina e le altre”
CASANO Maria Angela - “Amori contrasti e un oceano di gelo”,
DE CHMIELEWSKI Rodolfo - “Matteo il pubblicano”
NAPOLITANO Anna – “Resurrezione”
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LA CASTA DEI BUFFONI di Francione
Una commedia satirica sui poteri-casta dello stato, in cui man mano si rivelano i sette vizi capitali portati dai potenti travestiti da buffoni animaleschi.Il simbolo della poltrona-potere è trasformato in sedia mobile sulla quale siedono i forti, incriminati dall'Inquisitore accompagnato dal salace sgorbio Cancelliere. Grazie a quella sedia, dopo il verdetto di colpa inesorabile, vengono prima defenestrati e poi decoventrizzati.

L’Associazione Culturale Clemente Riva

presenta

Compagnia del Caffè in

LA CASTA DEI BUFFONI

(Opera vincitrice del Concorso “Tutti in scena!”)

DI  GENNARO FRANCIONE

PERSONAGGI E INTERPRETI

  L'INQUISITORE - Giorgio Stramucci

  IL CANCELLIERE - Fabio Romanato

1° POTERE: IL LEGISLATORE - Claudio Perfetti

2° POTERE: IL GOVERNATORE - Paola Di Pauli

3° POTERE: IL MAGISTRATO - Filomena Del Curatolo

4° POTERE: IL GIORNALISTA - Antonella Bonanni

5° POTERE: IL MEDIAMEN - Romano Quattropanetti

6° POTERE: IL FINANZIERE - Loredana Tuzi

   IL CYBERMAN - Stefano Politi

                                       REGIA  DI SERGIO RONCI

DOVE: TEATRO-SALONE DI SANTA MONICA – P.ZA SANTA MONICA –  OSTIA

QUANDO: DOMENICA 2 DICEMBRE H. 16,30

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 Una commedia satirica quanto mai attuale sui poteri-casta dello stato,  in cui man mano si rivelano i sette vizi capitali portati dai potenti travestiti da buffoni animaleschi.

Il simbolo della poltrona-potere è trasformato in sedia mobile sulla quale siedono i forti, incriminati dall'Inquisitore accompagnato dal salace sgorbio Cancelliere.

Grazie a quella sedia, dopo il verdetto di colpa inesorabile, i gaglioffi smorfiosi vengono prima defenestrati  e poi decoventrizzati

Nicolet

Nicoletta Martuccio

RECENSIONE DELLA REGISTA ATTRICE NICOLETTA MARTUCCIO

"LA CASTA DEI BUFFONI" opera teatrale di Gennaro Francione, vincitore del 1° concorso nazionale "TUTTA SCENA".
   Come sempre il teatro sociale di Francione induce lo spettatore a riflettere sull'amara e cruda realtà socio-politico-economica che lo circonda e che lo distrugge come persona.
   "La casta dei buffoni" è una satira sul potere, strutturato non solo nelle sue funzioni istituzionali  - legislativa, esecutiva e giurisdizionale-, ma da tempo insinuatosi in altri ambiti espressivi, come la stampa, la finanza e i media, facendo lievitare la casta che si è ammalata del suo stesso potere.
   Ai personaggi, caratterizzati tipologicamente, l'Autore ha attribuito uno dei vizi capitali che maggiormente gli si addiceva, vizi per i quali gli esponenti-buffoni dei vari poteri sono stati sottoposti a condanna di morte. Alla fine la superbia dell'Inquisitore e la saccenza del Cancelliere  portato anche i due  giustizieri alla loro stessa distruzione.
Colpo di scena finale: chi e cosa annienta l'intera casta?
L'ARTE. L'ARTE del TEATRO è l'artefice della loro fine.
L'ARTE COME ESSENZA DELLA VITA.

ta Martuccio

RECENSIONE DELLA REGISTA ATTRICE NICOLETTA MARTUCCIO

"LA CASTA DEI BUFFONI" opera teatrale di Gennaro Francione, vincitore del 1° concorso nazionale "TUTTA SCENA".
   Come sempre il teatro sociale di Francione induce lo spettatore a riflettere sull'amara e cruda realtà socio-politico-economica che lo circonda e che lo distrugge come persona.
   "La casta dei buffoni" è una satira sul potere, strutturato non solo nelle sue funzioni istituzionali  - legislativa, esecutiva e giurisdizionale-, ma da tempo insinuatosi in altri ambiti espressivi, come la stampa, la finanza e i media, facendo lievitare la casta che si è ammalata del suo stesso potere.
   Ai personaggi, caratterizzati tipologicamente, l'Autore ha attribuito uno dei vizi capitali che maggiormente gli si addiceva, vizi per i quali gli esponenti-buffoni dei vari poteri sono stati sottoposti a condanna di morte. Alla fine la superbia dell'Inquisitore e la saccenza del Cancelliere  portato anche i due  giustizieri alla loro stessa distruzione.
Colpo di scena finale: chi e cosa annienta l'intera casta?
L'ARTE. L'ARTE del TEATRO è l'artefice della loro fine.
L'ARTE COME ESSENZA DELLA VITA.