Piazza Montanara
Commedia in due atti di Paolo
Procaccini e Gennaro Francione
. Piazza Montanara non
esiste più: si trovava ai piedi del teatro di Marcello e nei suoi
portici inferiori si aprivano numerose botteghe di piccoli artigiani;
soprattutto era luogo di traffici e di ricerca di lavoro dei contadini
venuti dalla provincia.
Nel periodo tra la fine del 1700
ed i primi anni dell'800, tra gli eserciti napoletano dei re Borbone e
quello francese rivoluzionario, ci fu un lungo tira e molla per
impadronirsi di Roma. Ora vi entrava un'armata, ora l'altra.
In questo scenario si muovono due
famiglie: una romana di Cecco, lo scrivano-poetucolo, e una napoletana
di Felice, barbiere-mediconzolo.
Le loro rispettive figlie Teresa
e Lucia sono innamorate ricambiate del marchesino Filippo Capuano e del
principe Saverio Caffarelli. Questi ufficiali operano negli eserciti
contrapposti ma alla fine di una serie di scontri e avventure
arriveranno a coronare un sogno di felicità e di fratellanza. Mentori
delle vicende Rugantino e Pulcinella che operano tra le mani di Cecco e
Felice, finalmente uniti nell'opera delle marionette presso il vicino
teatro dell'Arco di Saponara.
Un’opera nuova destinata, in
attesa della messinscena, a creare un filone nascente dalle mani
congiunte di un poeta romanesco e di uno napoletano, in nome di una
fratellanza artistica che sia di monito anche all’attuale società persa
nella frammentazione dei valori e delle intelligenze