Corte dei miracoli Piccolo Re di Roma
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L'URLO DELLA SCIMMIA.
In questo monologo un attore racconta la sua vita e il problema
sommo di chi recita: l'identificazione col personaggio. Si parte
dalla frammentazione originaria del recitante in erba fino alla
professionalità talmente pregnante che l'attore non riesce più a
liberarsi da un ruolo animalesco impersonato tanto da doversi
recare dallo psicanalista per liberarsi dalla paranoia emulativa.
L'ultimo rischio è quello della dissociazione totale, nel
fallimento della cura abreativa con caduta nella scimmia che si
sostituisce al maiale. Dopo quest'altra lesione estrema della
personalità l'estremo tentativo è di coniugare col volo della
morte la dissociazione dell'attore per tornare, nell'assenza
definitiva del teatro-vita, a una forma rudimentale di identità.
E' quella del cadavere ambulante.
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Tradotto in spagnolo e pubblicato nel 2016 a
cura dell'Università di Guadalajara nel libro bilingue Drammaturgia
italiana contemporanea (Coordinadores Efraín Franco Frías y Luis Miguel
López Traducción Giuseppina Mortola y Enrique Vázquez Lozano) coi
monologhi di 16 autori italiani. Questo nell’ambito degli scambi culturali
tra Italia e Messico.
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“L’urlo della Scimmia” di G. Francione con Luigi Toto che cura la
regia è stato selezionato per la 28-ma edizione del Festival
Internazionale Teatro Patologico Premio Ellen Stewart
(maggio 2020)
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