MILANO - Incastrare kilker, stupratori o
semplici delinquenti attraverso una banca genetica che raccolga il Dna: è
la proposta di Serafino Liberati, comandante del Racis, il raggruppamento
carabinieri investigazioni scientifiche. Secondo la scientifica, infatti,
sarebbero scoperti almeno il 20 per cento dei colpevoli.
D'altra parte il modello c'è già, basta seguirlo:
è la banca dati in Gran Bretagna che da due anni raccoglie il Dna dei
neonati. Inoltre, se in materia l'Inghilterra è sicuramente
all'avanguardia, l'archivio esiste già in quasi tutta Europa. Mancano
all'appello proprio l'Italia, insieme con il Portogallo, la Grecia e
Malta.
La creazione dell'archivio sarà comunque di
difficile applicazioni nel nostro paese, a causa dell' elevato rischio di
polemiche, relative al diritto di privacy. Ma Liberati non demorde:
l'analisi del Dna - rivela a Repubblica - sarebbe utile anche nei
reati minori e non solo in quello clamorosi. Per evitare le impronte
digitali bastano i guanti; ma ladri e assassini non possono rimanere
chiusi in uno scafandro e a noi basta pochissimo per identificare il
Dna".
(22 GENNAIO 2003, ORE: 8:00)
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,167442,00.html