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“Azzurro donna” di Rossano non abbandona gli immigrati

ROSSANO - Solidarietà (al giudice inquisito) e preoccupazione esprime Maria Grazia Stocco, responsabile del Coordinamento femminile “Azzurro donna”, «per quella presa di posizione che vuole un giudice inquisito per avere, esercitando il suo potere decisionale, assolto alcuni marocchini che vendevano Cd contraffatti». Nelle motivazioni che l'hanno spinta alla decisione di esprimere pubblicamente il suo pensiero sulla vicenda, che ha visto coinvolto il giudice Francione, c'è quella secondo cui «la prima cosa per la quale un cittadino si dovrebbe battere è la tenuta stagna tra i tre poteri dello Stato: legislativo, esecutivo, giudiziario». «La necessaria collaborazione - afferma Stocco - non può giustificare lo sconfinamento dei poteri. Senza la democrazia non può esistere pace sociale e, senza l'autonomia dei tre poteri, non può esistere la democrazia». Parole forti quelle della responsabile femminile del partito di Berlusconi, che vanno ad inserirsi nel dibattito in atto sull'autonomia dei giudici che spesso vengono attaccati dal potere politico. «Senza dubbio - sottolinea ancora - il potere politico deve predisporre tutti gli strumenti necessari ed utili perché il magistrato possa compiere una funzione che va vista come prevenzione». Nel merito della decisione del giudice Francione, «che ho apprezzato - ribadisce - per la sua onesta' intellettuale, la sua correttezza e la sua sensibilità giuridica», Maria Grazia Stocco ritiene che sia basata sull'indigenza ed i disagi dell'immigrato, che certamente sconosce le nostre leggi, se non addirittura la nostra lingua». Stocco, in controtendenza con quanto si predica in alcuni ben individuati ambienti politici, sostiene ancora che accanirsi contro gli immigrati sia una passività che grida vendetta al cuore di ogni uomo. (b.l.).

 

 
http://www.gazzettadelsud.it/edizioni/cosenza/edz-cs.asp?ART=034