Sentenza Marocchi
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E' uscito a Roma per i caratteri della Edizioni D'Agostino nel
maggio 2002 il saggio di Costanzo D'Agostino
All'interno , oltre all'autore, interventi di Raul Karelia e
Severino Proietti.
Il saggio
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Caro
Immigrato,
da
qualunque posto e in qualunque modo sei arrivato nel mio Paese, sii il
benvenuto!
Qui,
in Italia, non sarai mai giudicato in base al colore della Tua pelle, alla
Tua fede religiosa, alle Tue idee politiche, perché la tolleranza, la Solidarietà
ed il rispetto della persona umana sono i principi basilari su cui
poggiano le fondamenta stesse del Popolo cui appartengo.
Se
talvolta hai l'impressione di essere ferito nella dignità e negli altri
Tuoi diritti umani fondamentali sappi che ciò non è l'espressione della
cultura di questa Terra, ma è solo il frutto della stupidità di qualche
mio povero connazionale.
Se
sei venuto con la speranza di un futuro migliore per Te e per la Tua
famiglia, hai dunque scelto bene la meta dell'approdo: vedrai che l'Italia
non Ti tradirà!
Costanzo
D'Agostino
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http://www.stranieriinitalia.com/briguglio/immigrazione-e-asilo/2003/novembre/conv-a3f-napoli.html
http://www.vnunet.it/detalle.asp?ids=/Notizie/Sicurezza/Servizi/20031106001
http://www.decoder.it/news.php?task=view&newsID=1417&offset=544
http://www.a3f.org/node/291
traduzione in francese della sentenza del
giudice
Gennaro Francione
Inserito da fiordo il Mer, 05/07/2006 -
09:58
Sentenza giudice g.Francione
Traduction d'une sentence du juge Gennaro Francione
du Tribunal de Rome(15 fevrier 2001)
Le juge Gennaro Francione du Tribunal de Rome a pronon
cé le 15 fevrier 2001 une sentence,qui a absolu 4 immigrès,
venteurs de Cd contrefaits,pour avoir agi à cause de neces
sité(article 54 du Code penal);le dommage social remarqué
par l'adversaire concretement etait inexistant à cause du
peu d'exemplaires vendus et analogiquement avec la diffu
sion anticopyright de la libre et gratuite art(déversement par
(INTERNET).
3 aspects la caractérisent:
le juge doit démontrer le besoin alimentaire et le dommage
provoqué.Le dommage minime est démontré à travers la
maigre vente de CD et la diffusion à travers INTERNET,qui
permit dejà une libre et gratuite art.
Pourquoi n'est pas un crime diffuser de la musique à tra
vers INTERNET,tandis qu'est un crime la vente des CD par
les pauvres immigrès?
Une sentence révolutionnaire prononcé par un homme à
faveur des autres hommes pour une diffusion d'art libre
et humanistique,mais surtout respctueuse des immigrés,
qui ont droit à se nourrir et vivre dans notre Pays,qui se
considére "civilisé".
La règle penale du droit d'auteur "de facto"est
evanouie
à cause de l'habitude de nombreuses personnes de cha
que classe d'acheter sur la rue les Cd contrefaits où de
les déverser par INTERNET.Ainsi des gros network,com
me NAPSTER,agissent en termes anticopyright et ont per
mis des grosses quantités de copies de l'art musicale.
Pendant l'âge de l'informatique les relations de proprieté
ont etées substituées par des relations d'entrée.La pro
prieté est une idèe trop encombrante pendant cette perio
de,maîtrisé par l'ipercapitalisme et le commerce eléctroni
que,pendant laquelle les activités èconomiques sont ain
si rapides que la possession est une vieille idée.
Ainsi la New economy concevoit l'art à diffusion gratite où
à bas prix pour rendre concrete la règle consitutionelle de
l'art et les sciences libres(article 33 de la Constitution)et
par consèquent ouvertes à tous.
Les actuelles oligarchies productives d'art imposent des
prix exagerés,contraires à un'économie humanistique.
L'activité des oligarchies est aussi contraire à l'article 41
de la Constitution,selon lequel l'initiative économique li
bre ne peut pas être contraire à l'utilité sociale où gâter
la
sureté,la liberté,la dignité humaine.Seulement un'art massi
ve et à bas prix pour les citoyens ,mais surtout pour les jeu
nes,pourra être humanitaire et sociale comme prevu par
la Constitution pour permettre à chacun de jouir de la pro
duction artistique .En concluant,si devoir de l'État ex art 2
de la Constitution,est détourner les obstacles d'ordre éco
nomique et social au libre et égalitaire développement de
la communauté,la règle penale à faveur du copyright est
abrogée "de facto"par la population à travers l'action
co
tidienne,qui veut calmierer les disproportions économi
ques du marché capitaliste.
Tel usage fait comprendre au juge comme puisse se ré
duire le valeur forcé d'une règle imposée mais non accep
tée par la majorité de la population.
Contestuellement démontre comme le besoin alimentaire
(stato di necessità)invoquè aux termes de l'article 54 du
Code penal à travers la vente des CD contrefaits pour sur
vivre soit plus que proportionné au dangeur lié à la lésion
du copyright.L'action de depenalisation continue "de jure
condendo"est favorisée par l'action de la Commission mi
nistérielle pour réformer le code penal(instituée avec arrê
té ministèriel 10/10/1998),qui dans le projet de réforme du
code penal evidence la necessaire offense et surtout son
insignifiance penale.
Les marchands de CD sur la rue,est connu,sont des sub
jets sans travail en conditions d'écrasante subordination
(notoria non egent probatione").
Les droits à la nourriture,à la santè,(article 32 de la Consti
tution)sont des droits inviolables de l'homme(art.2 de la
Constitution).
En concluant aux termes de l'art.4 de la Constitution,par
ce qu'est devoir de l'État garantir le droit au travail,n'est
pas un illicit profit vendre des Cd contrfaits sur la rue et
à prix bas pour satisfaire le besoin alimentaire à travers
une idée partagée par la majoritè de la population.
"Necessitas non habet legem".Il n'y a pas contre la loi,par
ce que manque le dommage social considérable aux buts
penalistiques,ainsi si ne pourra pas s'exclure un dédom
magement civilistique à la Societé Italienne des Auteurs et
Éditeurs(S.I.A.E.)aux termes de l'article 2005 du Code civil.
POUR CES MOTIFS(P.Q.M.)
selon l'article 530 du Code de procedure civile absout Moha
med pour les crimes imputés,parce que ne sont pas des cri
mes,pour avoir agi ,aux termes de l'art 54 code penal,pour
satisfaire un besoin alimentaire de survivance(stato di ne
cessità).
Ordonne la confiscation et la déstruction du matériel saisi.
DR.GENNARO FRANCIONE
ASSOCIAZIONE INTERETNICA "3 FEBBRAIO"
ZONA VOMERO-ARENELLA
F.I.P.6/6/2005
traduzione sentenza di mgiudice Gennaro Francione Associazione antirazzista interetnica 3 Febbraio |
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L’ITALIA
DEI GIUDICI UMANISTI VINCE PER GL’IMMIGRATI
di
Costanzo D’Agostino(27 luglio 2004)
La
Corte Costituzionale con una recente pronuncia ha fatto strage della Legge
Bossi-Fini. Infatti, ha dichiarato in parte “illegittima” la legge che
riguarda le espulsioni coatte e l'arresto obbligatorio dei clandestini
recidivi. In particolare, nella
sentenza 222 redatta da Guido Neppi Modona, i giudici costituzionali hanno
dichiarato “l'illegittimita' costituzionale dell'art. 13, comma 5-bis,
del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (testo unico delle
disposizioni sulla disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione
dello straniero), introdotto dall'art. 2 del decreto legge 51 del 2002
(sull'accompagnamento coatto alla frontiera) nella parte in cui non
prevede che il giudizio di convalida debba svolgersi in contraddittorio
prima dell'esecuzione del provvedimento di accompagnamento alla frontiera,
con le garanzie della difesa”.
Secondo i giudici costituzionali l'art. 13 comma 5 bis va
dichiarato illegittimo perché “lo straniero” che “viene allontanato
coattivamente dal territorio nazionale senza che il giudice abbia potuto
pronunciarsi sul provvedimento restrittivo della sua libertà personale”
fa vanificare “la garanzia contenuta nel terzo comma dell'art. 13 della
Costituzione e cioè la perdita di effetti del provvedimento nel caso di
diniego o di mancata convalida ad opera dell'autorità giudiziaria nelle
successive quarantotto ore”. E non è
solo violata la “liberta' personale” ma anche il “diritto di
difesa dello straniero nel suo nucleo incomprimibile”.
Hanno
avuto ragione i magistrati che hanno attaccato in massa la legge
mettendola in crisi con le armi della costituzione.
Storicamente
una delle prima decisioni a favore degl'immigrati è la famosa sentenza
anticopyright emessa dal giudice Gennaro Francione, del Tribunale di Roma,
assolvendo quattro extracomunitari venditori di cd contraffatti per stato
di necessità(art. 64 c. p.: leggasi fame). Questa sentenza non a caso fu
attaccati dal Ministro Castelli (Lega) dopo l'interrogazione parlamentare
del senatore Ettore Bucciero(Alleanza Nazionale) vanamente. Io stesso feci
un deciso intervento, attraverso la pubblicazione di vari saggi, in difesa
della giusta sentenza del dottor Gennaro Francione. Tali saggi, tuttora
richiesti da molti studiosi di diritto e presentati in vari convegni
organizzati in tutta Italia, testimoniano ancor più la profondità
analitica e la capacità di esprimere “vera giustizia” da parte del
summenzionato giudice.
L'azione disciplinare si concluse col pieno proscioglimento di
Francione ad opera del CSM, che riaffermava la bontà della pronuncia
e insieme la libertà e l'indipendenza della magistratura, valori
costituzionalmente protetti. La sentenza di Francione ha fatto scuola, con
proseliti tra i colleghi, analisi su riviste prestigiose come il Foro
Italiano, studi da parte di centri informatici per una nuova legge
anticopyright.
L'attacco
alla legge Bossi-Fini(di estrazione ancora leghista e di alleanza
nazionale) sull'immigrazione è stato stavolta concentrico da parte di una
serie di magistrati e la Corte Costituzionale ha concluso per
l'illegittimità .
Ancora
Francione come giudice di merito aveva applicato con estremo rigore la
Bossi-Fini con i violatori dell'obbligo di espatrio praticamente
assolvendoli quasi tutti, per aver violato la norma per giustificato
motivo, ovvero nell'indigenza(sul tipo di quella che giustificava la
vendita di cd contraffatti per soddisfare le proprie esigenze
alimentari)che li portava a non avere i soldi necessari per uscire
dall'Italia.
In
una sentenza standard, avendo il prevenuto riferito di non avere i soldi
per lasciare il paese Francione scriveva: "In via generale le
condizioni sociali in sé di questi stranieri generano la presunzione di
fondatezza di quanto asseverato, bastando un minimo dubbio in materia di
cause di giustificazione per comportare l'assoluzione ex art., 530 2° co.
c.p.p.. Ciò anche ai sensi dell'art. 111 della Cost. che comporta una
nuova parità delle parti in causa anche a livello di prove e di
presunzioni e sulla base del riaffermando principio basilare di non
colpevolezza fino a prova contraria. Manca la prova, quindi, che avesse il
danaro sufficiente per allontanarsi dall'Italia per cui ricorre un'ipotesi
di giustificato motivo all'inottemperanza che comporta l'assoluzione con
ampia formula".
Andando
oltre, quando veniva richiesto nulla osta per la successiva espulsione
immediata il giudice lo negava richiamando al fatto che la questione era
pendente alla Corte Costituzionale e scrivendo: "Rilevato che il
nulla osta non è concedibile allo
stato, essendo il processo in corso ché
ove fosse concesso il prevenuto potrebbe essere espulso dall'Italia così
contravvenendosi all'art. 24 della Costituzione, norma superiore a quella
dell'art. 3 della Legge sull'immigrazione, che deve intendersi così
integrata dalla stessa normativa costituzionale.
L'art.
24 della Costituzione afferma la inviolabilità della difesa in ogni stato
e grado del procedimento il che richiede il diritto, garantito anche dalle
convenzioni internazionali recepite nel nostro ordinamento, di essere
l'imputato pur libero presente
personalmente a ogni atto che interessi il proprio processo".
Le
leggi come la Bossi-Fini che progettano
di criminalizzare il fatto in sé di essere straniero, non
burocraticamente inserito nel territorio italiano, creano spesso
situazioni paradossali e di inefficacia uroborica contro gl'intenti. E non
c'è nemmeno bisogno di scomodare la Corte Costituzionale per rilevare il
seguente effetto perverso.
Si
arrestava lo straniero senza permesso di soggiorno e lo si portava in
vinculis davanti al giudice che lo liberava. A tal punto il giudice
avrebbe dovuto emettere nulla-osta per l'espulsione ad opera della
Questura, che però è vietata dalla Costituzione (art. 24) e dalle norme
delle Convenzioni internazionali, che
proteggono la presenza continua dell'imputato in tutti i gradi e le fasi
del processo. Insomma lo straniero che veniva arrestato perché non se
n'era andato dall'Italia, proprio per il fatto di subire un
processo per questo, alla fine non se ne poteva più andare perché
aveva il diritto di assistere al suo processo. Un autentico ghirigoro
normativo, per cui la legge che vuole ottenere un effetto rigoroso, genera
esattamente l'effetto contrario.
La
verità è che qualunque legge disarmonica, forzante oltre misura, si
distrugge da se medesima, per così dire non potendosi costringere il
popolo a tenere comportamenti che non sente affatto. E poi come si fa a
fermare l'ondata di "invasori" nel nostro paese? Come fare per
impedire loro di vendere cd, borse e maglioni contraffatti se davvero ciò
che li spinge è la fame e il bisogno di un panino?
Francione
è un antesignano in questa battaglia per gl'immigrati che è battaglia
per l'umanità. Siamo felici che in qualche modo i suoi colleghi, in
minimis tendenti a giustificare la vendita anticopyright di questi
poveracci, si siano poi scagliati in massa per evitare di farli cacciare
indiscriminatamente dall'Italia.
Giustizia
per me, per Francione e per tanti altri comuni cittadini vuol dire
soprattutto dalla parte dell’uomo.
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----- Original Message -----
From: ufficio stampa gruppo prc
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Thursday, October 13, 2005 4:16 PM
Subject: comunicato PRC.
Dichiarazione
dell’on. Maria Celeste Nardini (PRC) sull’arresto del poeta Lawrence
Ferlinghetti.
“Quello
che è successo ieri a Brescia a Lawrence Ferlinghetti, considerato
dalla critica letteraria mondiale il personaggio chiave della beat
generation, è un fatto di una gravità inaudita. Il poeta è stato
arrestato da due agenti della Polizia di Stato e condotto in Questura
perché considerato un immigrato irregolare. La “colpa” di
Ferlinghetti sarebbe stata quella di non aver dato comunicazione
ufficiale alle Autorità preposte della sua presenza in Italia.
Purtroppo, la legge che ha consentito un atto così scellerato e
violento è la legge Bossi-Fini: una legge che non garantisce i diritti
inviolabili delle persone. Tant’è vero che si può privare un
qualsiasi cittadino della libertà personale, che è inviolabile,
ponendo sullo stesso piano di gerarchia delle fonti la Carta
Costituzionale e una mancata comunicazione amministrativa.
Il
Governo dovrebbe chiedere pubblicamente scusa a Lawrence Ferlinghetti e
riflettere sugli effetti disumani della legge Bossi-Fini che è riuscita
a rendere i diritti inviolabili delle persone un sorta di mercato di
diritti burocratici.”
Roma,
13 ottobre 2005
|
by
Prospettiva Nevskj Saturday, Oct. 15, 2005 at 11:16 PM |
mail:
|
lawrence_ferlinghetti.gifqtbeht.gif, image/gif, 180x227
"ANCORA STELLE BIZZARRE GUIZZANO VELOCISSIME ESPLODONO -
RIBELLI ERRANTI PERFINO QUI NELLO SCHEMA PERFETTO DI QUALCHE UTOPIA
PASSANDO VELOCISSIME STRAPPANDO LA RAGNATELA D'ARGENTO - COME NEL
PALMO DI UNA MANO LO SCHEMA PERFETTO DELLA LINEA DELLA VITA DEL
CUORE E DELLA TESTA ATTRAVERSATA ALL'IMPROVVISO DA UNA CATACLISMICA
LACRIMA - EPPURE NON TUTTE SEPARATE NON TUTTE PERSE NELL'OSCURITA'
TUTTE TENUTE ANCORA INSIEME IN QUALCHE CENTRO IMMOBILE PERFINO ORA
NELL'ALBA QUASI INCENDIARIA MENTRE ANCORA UN'ALTRA RIBELLE CHE
BRUCIA INTENSAMENTE SFREGA IL SUO FIAMMIFERO SULLA NOSTRA
NOTTE"
Lawrence Ferlinghetti
Lawrence Ferlinghetti nacque a Yonkers a New York nel 1919. Suo
padre morì pochi mesi prima della sua nascita. La madre , Clemence
, impazzì e fu ricoverata in un ospedale pubblico e Lawrence finì
in un orfanatrofio. Ferlinghetti andò alla "University of
North Carolina" a Chapel Hill. Durante la sua permanenza
all'università Ferlinghetti divenne il direttore del giornale
dell'università e continuò a scrivere poesie , che aveva
cominciato a scrivere a 16 anni. Dopo la laurea , Lawrence servì la
Marina Americana (United States Navy) durante la seconda guerra
mondiale. Ferlinghetti tornò in seguito a Bronxville e finì alla
"Columbia University Graduate School" dopo l'esperienza
con la Marina. Lawrence dopo avere terminato gli studi alla Columbia
University decise di andare in Francia , dove lavorò al dottorato
di laurea in poesia alla Sorbona di Parigi. Successivamente tornò a
San Francisco dove insieme a Peter Martin iniziò la pubblicazione
di un giornale chiamato "City Lights." City Lights fu un
tentativo di dare voce al fermento culturale dell'area della Baia di
San Francisco. Dopo poco tempo i due aprirono una libreria sotto i
loro uffici , e il nome scelto per la libreria fu quello del gionale.
Questa libreria "The City Lights bookstore" si trova
ancora oggi nel luogo originale. Ferlinghetti pubblicò il suo primo
libro di poesia "Pictures from a Gone World" nel 1955 per
la City Light , la casa editrice da lui fondata. La sua seconda
raccolta " Coney Island della mente" (A Coney island of
the mind) uscì nel 1958 e divenne un successo enorme , tanto che
fino ad oggi ha venduto oltre un milione di copie. Nella sua attività
di editore fù il primo a pubblicare la discussa opera di Allen
Ginsberg , "L'urlo" (Howl). Dopo la pubblicazione di
"Howl" , Ferlinghetti fu accusato di pubblicazione di
opera oscena ed indecente. Ferlinghetti possedeva un capanno rustico
a Big Sur che divenne la principale ambientazione del romanzo di
Jack Kerouac del 1962 "Big Sur". Ferlinghetti appare nel
libro come il sensibile Lorenzo Monsanto , che aiuta il personaggio
(alias Jack Kerouac) a ritirarsi fra la natura per sfuggire al
demone dell'alcol , ottenendo pessimi risultati. Ferlinghetti fu una
delle menti più "politiche" tra i Beats , e continuò la
sua attività di lotta per tutti gli anni sessanta. Egli attribuì
la sua salda partecipazione ai principi pacifisti alle sue
esperienze personali di guerra. Oggi Lawrence Ferlinghetti continua
a vivere a San Francisco.
La poesia di Ferlinghetti
La poesia di Ferlinghetti e' insieme popolare e colta , si lascia
leggere con piacere e fa leggere per le numerosek citazioni. Egli è
uno dei poeti più letti negli Stati Uniti e uno dei più dotati ,
un testimone prezioso sui decenni che ha attraversato e di ciò che
ha visto in tutta la sua intensa vita. Non c'è nulla nel suo
discorso poetico che non possa parlare ad un giovane ragazzo di oggi
, nulla di scostante. E' proprio questa capacità di parlarci e
sorprenderci sempre di nuovo che fa di Ferlinghetti un poeta
indispensabile , che non si può ignorare. L'opera più fortunata di
ferlinghetti è senza dubbio "Coney Island della mente" (Coney
Island of the mind) , edita nel 1958 comprendente 29 poesie senza
titolo. Il titolo dell'opera allude alla spiaggia di Brooklyn
destinata ad area di intrattenimento fin dalla metà del 1800 ,
luogo del primo luna park. Potrebbe essere tradotto con Luna park
della mente : e quindi in quanto tale , distinto dal luogo reale ,
l'accento cade sulla trasformazione fantastica di una realtà
colorita e saporita. Si notano vaghi echi dei " paesaggi della
mente " di impronta romantica Wordsworthiana. L'intera opera di
Ferlinghetti è quanto di più complesso e variegato si possa
incontrare. Apparentemente facile e fluida , la sua energia poetica
scorre attraverso dimensioni linguistiche e simboliche che si
sostanziano di continui rimandi visivi e musicali. Il suo stile è
asciutto e votato ad una attentissima scelta di ritmi e di lessico
che approda all'inglese come ultima sponda , dopo aver navigato nel
mare francese , portoghese , spagnolo e italiano ( conosciuti per
tradizione familiare ) e averne ibridamente assimilato atmosfere e
colori. Ispirata ai grandi maestri europei , la sua poesia ha creato
un incontro ideale , ma anche una contaminazione sul piano artistico
con i grandi maestri europei. Ferlinghetti rende omaggio a Chagal ,
Picasso , Monet , Yeats , Eliot , Pound rievocando le loro atmosfere
e rivisitandoli nei luoghi a loro più cari. Ferlinghetti intarsia
parole e concetti spaziandoli visivamente in sequenze in cui
capoversi e pause sono una guida di lettura , un accompagnamento
ritmico e sonoro.
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by antiquario del futuro Saturday, Oct. 15, 2005 at 7:51 PM mail:
non esiste la "cultura europea".
si possono definire (sfortunatamente) i confini militari di una nazione, in quanto tali, e quindi questi stessi possono essere anche i confini che determinano la cultura di quella tal nazione; o in altri casi delle culture regionali.
poi ci possono essere il limiti tribali, cioe' quando ci si riferisce ad una tribu' specifica,che non si e' mai mischiata ad altre........
ma; in nessun modo si deve e si puo' porre un limite continentale.
ok, nel caso dell'africa e del sud america che sono quasi prarticamente isole, c'e' la delimitazione dell'acqua tutt'intorno al continente, e comunque abbiamo visto che nemmeno in questi casi c'e un omogeneita', ne una continuazione che ci puo' aiutare a semplificare, quindi nemmeno in questi casi e' giusto parlare di tal cultura africana o sudamericana, perche' sono terre enormi con un mix di genti e terre e storie enfiniti............ma certamente mai e poi mai, sara' possibile farlo con l'"europa". quali sono i confini dell'europa?
solo spagna, italia, francia, inghilterra e germania? e tutto il resto???? allora bisogna spostare il compasso....si incomincia ad andare verso nord: i peasi scandinavi e verso est ...si va verso la russia, si entra nell'euro-asia.....e a sud: la sicilia e l'andalucia; il mare mediterraneo: la distanza e' ravvicinatissima con gli odiati nemici arabi.....e il compasso si estende obbligatoriamente......cosi' ti dimostro che fate una figura di merda a parlare di cultura europea.
se poi vuoi solo fermarti ai 5 paesi prima menzionati, come origine....cosa credi di dimostare con questo? un perimetro ridicolo in estensione, in pochissimi chilometri 5 lingue completamente diverse, e centinaia di dialetti che cercano di non scomparire affatto come forma di resistenza all'omologazione imposta dallo superstato fascista che si chama unione europea; e alcni milioni di persone che non provano assolutamnete nessuna simpatia una per l'altra inteso come nazionalismo, campanilismo, ignoranza e orgoglio.
ah!!!!scusa forse intendevi la cultura del contnente dove cirlcola l'euro!!!!!!!
beh!!! bella cultura. davvero, complimenti. una bella razza.
razza di bastrdi, banchieri cultori della razza ariana,
della quale, pero', a ben vedere nessuno nemmeno ha ancora mai stabilito l'origine.
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KARELIA PRO FERLINGHETTI LIBERATO
by RAUL KARELIA Sunday, Oct. 16, 2005 at 10:05 AM mail: raulkarelia@virgilio.it
Esprimo la mia totale solidarietà per la incresciosa vicenda capitatagli, nell'Italia Burocratica e Antirinascimentale, al fratello Ferlinghetti che ho conosciuto personalmente a santa Monica in California. E' una persona straordinaria, uno dei più grandi poeti della letteratura contemporanea.
Quanto al quesito "incazzatino" sulla cultura europea su Indymedia il nostro progetto è aggregare i popoli multietnici europei. E' questa una singola tappa per l'aggregazione dei popoli mondiali, parallela ad altre azioni contemporanee che
svolgiamo in altre aree del mondo.
E' una strategia a cerchi concentrici dilatantisi. Getti una pietra in uno stagno e vedrai gli effetti progressivi dell'energia
espendentesi. Se più pietre vengono gettate in punti diversi dello specchio equoreo la progressione diverrà geometrica fino al sommovimento finale di tutta l'acqua.
Non è un caso che Il Comitato Europeo, che pro tempore presiedo, è un appendice del Tribunale Internazionale(e sottolineo Internazionale) dei Deboli. E' questo un
Cybertribunale Estetico senza frontiere nato per difendere tutti i deboli del mondo, depotenziando i forti nell'ambito di una visione del
Cybersocialism, ovvero il socialismo internettiano da trasfondere nell'ulespazio, termine coniato dalla mia lingua madre, l'ellenica, dal giudice
Francione.
Mando i miei saluti a tutti i Fratelli di Indymedia sperando di poter venire in Italia per fare un convegno sul punto, invitando se possibile il Ferlinghetti Liberato.
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/897352_comment.php#898085
|
by
antiquario del futuro Sunday, Oct. 16, 2005 at 1:56 PM |
mail:
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ok. sono belle cose e belle parole. e mi dispiace se ti ho offeso.
pero' ad istinto sento che dovreste fare uno sforzo ulteriore.
giacche' parlate niente di meno che di cybersocialism e coniate
termini nuovi da aggiungere al dizionario (!!!!) , dopodiche' usate
termini come "tribunale internazionale" (la parola
internazionale - troppa vecchia e inflazionata - fareste certamente
meglio a dire intercontinentale, come minimo; e come passo ulteriore
potreste dire addirittura interplanetario).
se vi spaventa questo passaggio galattico, mi chiedero'; ma avete
mai letto i libri della beat generation? avete mai assaporato la
forza rivoluzionaria delle loro parole, comportamenti, idee e
concetti????? dici di aver conosciuto personalmente ferlinghetti. e
allora? io conobbi gregory corso! e per l'eta' che ho, fu' una
cosa tremenda. se avessi 20 anni in piu' probabilmente avrei vissuto
con loro in giro per l'america; tra citta' del messico e new york e
san francisco. ma a chi importa di sapere chi abbiamo conosciuto in
vita nostra?
e' molto bella l'idea della strategia dei cerchi concentrici.
ma mi chiedo di nuovo, perche'? se siete gente direi piuttosto
intelligente, perche'? non avete il coraggio di andare oltre il
concetto di "cultura europea", di trasformarlo, di
rinventarlo, a partire innanzitutto dal peso delle parole?
sarebbe bello se verrete in italia per fare il convegno; tempo
permettendo cerchero' di partecipare sicuramente.
e sarebbe in effetti davvero bello se invitassimo ferlinghetti......e
magari anche il grande leroy jones (amu barraka) amico e
collaboratore infatti di lawrence.
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PER L'ANTIQUARIO
by RAUL KARELIA Sunday, Oct. 16, 2005 at 4:30 PM mail:
Va bene antiquario. Useremo i termini che vuoi tu.
Quello che conta è la "sostanza delle cose". Se vuoi puoi assumere il comando (credimi termine assolutamente ludico) delle operazioni del Comitato così riscrivi tu la nomenclatura e, se non ti piace, finanche il titolo del movimento(capisco che il comites sa troppo di nero... wolf...)
Il nostro comitato è senza testa e senza coda. Tutto è estremamente provvisorio e realmente democratico.
Spero d'incontrarti al convegno. Lo faremo mascherandolo dietro un titolo diverso per non essere identificati. Partecipa a tutti i nostri convegni underground e prima o poi ci scoverai.
Infatti, la vera essenza delle nostre azioni è la Rivoluzione Estetica del mondo. Pacifica ma deflagrante
Ciao
Raul K.
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Bill
Marsano
l'impero britannico è nato come
conseguenza della disperazione di intere generazioni di inglesi che hanno
setacciato il mondo in cerca di cibo decente
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Julia
Kristeva
lo straniero
è in noi. Quando fuggiamo o combattiamo lo straniero, lottiamo contro il
nostro inconscio
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SACCO & VANZETTI 1972
Colonna sonora del film di Giuliano Montaldo "Sacco e Vanzetti"
intertpretato da Gian Maria Volonté (Bartolomeo Vanzetti) e Riccardo
Cucciolla (Nicola Sacco). Musiche di Ennio Morricone e testi di Joan Baez.
THE BALLAD OF SACCO AND VANZETTI, PART ONE --- Play midi file
(Lyrics by Joan Baez, Music by Ennio Morricone)
"Give to me your tired and your poor
Your huddled masses yearning to breathe free
The wretched refuse of your teeming shore
Send these, the homeless, tempest-tossed to me."
Blessed are the persecuted
And blessed are the pure in heart
Blessed are the merciful
And blessed are the ones who mourn
The step is hard that tears away the roots
And says goodbye to friends and family
The fathers and the mothers weep
The children cannot comprehend
But when there is a promised land
The brave will go and others follow
The beauty of the human spirit
Is the will to try our dreams
And so the masses teemed across the ocean
To a land of peace and hope
But no one heard a voice or saw a light
As they were tumbled onto shore
And none was welcomed by the echo of the phrase
"I lift my lamp beside the golden door."
Blessed are the persecuted
And blessed are the pure in heart
Blessed are the merciful
And blessed are the ones who mourn
© 1971, 1978 Edizioni Musicali RCA, S.p.A. (ASCAP)
THE BALLAD OF SACCO & VANZETTI, PART 1
(Baez-Morricone)
"Portatemi i vostri stanchi e i vostri poveri
le vostre masse riunite per respirare libere
i rifiuti scartati delle vostre rive affollate
mandateli, i senzacasa, quelli colpiti da tempesta, da me"
Benedetti siano i perseguitati
e benedetti siano i puri di cuore
benedetti siano i misericordiosi
e benedetti siano i portatori di lutto
Il passo è difficile che strappa le radici
e dice addio ad amici e famiglia
i padri e le madri piangono
i bambini non possono capire
ma quando c'è una terra promessa
i coraggiosi andranno e gli altri seguiranno
la bellezza dello spirito umano
è la volontà di provare i nostri sogni
e così le masse si affollano attraverso l'oceano
in una terra di pace e speranza
ma nessuno udì una voce o vide una luce
e furono sbattuti contro la riva
e nessuno fu accolto dall'eco della frase
"alzo la mia lampada dietro la porta d'oro"
Benedetti siano i perseguitati
e benedetti siano i puri di cuore
benedetti siano i misericordiosi
e benedetti siano i portatori di lutto
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Clementina Forleo è stata educata con rigore e
con rigore lavora. Un anno fa in un'intervista a Claudio Sabelli Fioretti
per il Magazine del Corriere della Sera spiegò una sua regola
fondamentale: "Ogni magistrato dovrebbe fare prima il poliziotto.
Come ogni poliziotto dovrebbe fare prima l'immigrato. Come tutti i
politici dovrebbero ricordarsi che i loro nonni sono stati a loro volta
immigrati. Immigrati non si nasce. Lo si diventa per fame".
Dall'articolo La Forleo accusa gli ex colleghi
"Hanno dimenticato la legge"
Il gip in trincea: in Italia chi ha coraggio non fa carriera
di DARIO CRESTO-DINA
su http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4.html
* Chi è Clementina Forleo? E' un GIP di Milano salita agli
"onori" delle cronache almeno tre volte.
La prima volta perché assolse dall'accusa di terrorismo 3 islamici,
argomentando che le prove raccolte evidenziavano che avevano arruolato
guerriglieri e non terroristi.
La seconda volta perché protestò contro i metodi con i quali la
polizia, sotto i suoi occhi, aveva arrestato un egiziano reo di non aver
pagato il biglietto del tram.
La terza volta in quanto titolare di un 'inchiesta sulla finanza che
coinvolgerebbe politici.
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