Minievasione
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POLLICE VERSO. Accusata di evasione per aver gettato l'immondizia, per la Cassazione deve restare in carcere. Nella nostra giurisprudenza, valutando soprattutto l'elemento psicologico del reato e le modalità dell'azione, spesso abbiamo assolto. In pratica va considerato lo spazio-tempo ritenendo di fatto scriminati allontanamento assolutamente temporanei dal luogo di restrizione, o addirittura in pertinenze viciniori all'abitazione (come nel caso di specie). http://www.epressonline.net/notizie/ultime-notizie-italia/36-notizie/7520-fu-accusata-di-evasione-per-aver-gettato-limmondizia-per-la-cassazione-deve-restare-in-carcere.html
Fair Trial E' sconcertante questa posizione formalistica assunta dalla Suprema Corte. Il Giudice di legittimità ha completamente svalutato, trascurato e svilito l'argomento essenziale dell'assoluta insussistenza, nella fattispecie, del dolo di evasione, ossia la volontà di allontanarsi dal luogo di restrizione domiciliare; insussistenza resa evidente e chiaramente appalesata da tutte le convergenti e univoche circostanze e accertate modalità dell'azione (pigiama, ciabatte, spazzatura nei cassonetti sotto casa ecc). In attesa di conoscere il testo completo della sentenza, meditiamo sul principio di diritto che il giornalista ha così compendiato: ""Ogni allontanamento, ancorché limitato nel tempo e nello spazio, costituisce reato" e buttiamo a mare tutta la teoria sull'elemento psicologico del reato, che ormai nella nuova barbarie appare cristallizzato nella sua mera ed esclusiva esteriorità materiale, condotta oggettiva che vale di per sé a condannare a prescindere dai motivi che concretamente l'hanno determinata. Che squallore.