| |
http://www-5.radioradicale.it/servlet/VideoPublisher?cmd=viewScheda&livello=s1.7&record=7
Il CSM nelle agenzie di stampa
FECE SATIRA SU PREMIER E MINISTRI, ASSOLTO DA DISCIPLINARE
PROCURATORE AGGIUNTO SALERNO SOTT'INCHIESTA PER SPETTACOLO CON BURATTINI
SECONDO ACCUSA AVEVA VIOLATO DOVERE RISPETTO PER ISTITUZIONI
Roma, 2 apr. - (Adnkronos) - Assolto perche' sono ''rimasti esclusi gli
addebiti'': e' il verdetto con cui la sezione disciplinare del Csm ha
chiuso il 'processo' a carico del procuratore aggiunto di Salerno
Michelangelo Russo, finito nei guai per aver scritto, organizzato e 'dato
voce' ad uno spettacolo satirico sul 'legittimo sospetto', messo in scena
davanti a ''numerosi colleghi'' e giornalisti invitati. Una piece in cui,
secondo l'accusa, ''personaggi delle istituzioni'' venivano ''messi alla
berlina'', vittime di ''denigrazione e severa censura''. Protagonisti
dello spettacolo erano ''burattini'', recitava l'accusa contro il 'numero
due' della Procura salernitana, ''di volta in volta identificabili nel
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel ministro della Giustizia
Roberto Castelli, nel presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
nel ministro Umberto Bossi e altri''. Personaggi delle istituzioni ''messi
alla berlina'', era scritto nel capo d'incolpazione per Russo, con
''pesanti allusioni e riferimenti volutamente ambigui'', interpretati ''in
chiave di denigrazione e severa censura''. E dello spettacolo il giorno
dopo la stampa di Salerno aveva dato notizia ''con grande evidenza''. Con
questo comportamento Russo, secondo l'accusa, aveva ''violato i doveri di
riservatezza e decoro nonche' il dovere di rispetto nei confronti degli
organi istituzionali in presenza di terzi''. Una condotta ancora piu' ''disdicevole'',
lamentava ancora, poiche' a Salerno Russo svolge ''funzioni semidirettive''.
Accuse dalle quali pero' il 'tribunale' di Palazzo dei Marescialli ha
assolto Russo, giudicando ''esclusi gli addebiti'' mossi al procuratore
aggiunto di Salerno.
(ANSA) - ROMA, 2 APR - Aveva organizzato uno spettacolo di burattini, tra
i cui personaggi erano riconoscibili il capo dello Stato, il presidente
del Consiglio e i ministri Castelli e Bossi; per questo era stato accusato
di aver violato i doveri di riservatezza, di decoro e di rispetto nei
confronti di organi istituzionali. Ma la sezione disciplinare del Csm lo
ha assolto, ritenendo insussistenti gli addebiti. Protagonista del caso,
il procuratore aggiunto di Salerno, Michelangelo Russo, finito nella
bufera per aver rappresentato, alla presenza di magistrati e giornalisti,
uno spettacolo tratto da un suo testo satirico intitolato ''Il legittimo
sospetto''. Per questo era stato accusato di aver messo alla berlina il
presidente della Repubblica, il premier e i due ministri della Lega
''attraverso pesanti allusioni e riferimenti volutamente ambigui ad
argomenti di politica, tutti interpretati in chiave di denigrazione e
severa censura''. Un fatto ancora piu' grave, secondo l'accusa,
considerato il ruolo ricoperto di dirigente di un ufficio giudiziario.
|
|
|
|
|