Da una lista giuridica apprendiamo come reagire senza rimetterci
alle intrusioni dialer
:
Tizio ,dipendente della società Pallino s.r.l. , riceve una
telefonata dalla
Telecom s.p.a. qualche giorno orsono .
L'operatore della Telecom avverte Tizio che Telecom ha notato su
una utenza
in uso alla società come linea fax e ed internet un consumo
anomalo ovvero
circa trecentocinquanta euro in un'ora e trenta minuti .
Tizio invita la società Telecom a disattivare il prefisso con il
quale il
numero è composto ovvero 899.
Sostanzialmente si è installato un dialer per l'accesso alla rete.
Telecom provvede provvisoriamente a disattivare il prefisso e
,successivamente , chiede
che gli venga inviato un telegramma di conferma .
Tizio invia il telegramma .
Poco dopo Telecom invia una bolletta con la maggiorazione dei
trecentocinquanta euro .
Cosa fare?
Bisogna:
1)
presentare denuncia contro ignoti.
I reati configurabili sono due
ovvero quello di frode informatica e di accesso abusivo al sistema
informatico nonché del reato previsto dall'articolo 615 quinquies c.p..
La
cosa non è però scontata perché spesso, purtroppo, per l'utente, si
clicca si su un disclaimer lungo e volutamente noioso.
2)
Pagare
la bolletta detraendo l'importo relativo alla connessione
involontaria.
3)
Inviare una lettera alla Telecom allegando
copia della denuncia e copia del bollettino di avvenuto pagamento,
anche se
parziale.
4) Per provare
quanto verificatosi è consigliabile masterizzare sia il dialer che
il file di registro.
5)Per quanto
riguarda, invece, la preclusione al recupero delle somme, in
altre situazioni simili, alcuni procedimenti penale si sono conclusi con
l'archiviazione ma l'operatore telefonico ha "bonariamente" -
inviando copia della denuncia depositata - restituito le somme imputabili
alla
connessione contestata.
Una seccatura ma serve ad evitare di pagare la somma “scippata”