Il magistrato Ferdinando Imposimato
a Nepi .
La necessità di rispettare ed
attuare pienamente la Costituzione della Repubblica.
Martedì 14 ottobre 2008, nella sala consiliare del
Comune di Nepi, si è svolto l’incontro con il magistrato Ferdinando
Imposimato. All’iniziativa, promossa dalla sezione “Emilio Sugoni”
dell’ Anpi (Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia) ,dal Comitato Nepi per la Pace e dall’associazione
Liberagorà, hanno preso parte anche il sindaco e vicesindaco di Nepi, il
sindaco di Castel Sant’Elia e il vicesindaco di Corchiano.
Ferdinando Imposimato, una tra le più
belle e limpide figure di magistrato ed uomo delle istituzioni che
l’Italia possa vantare nella lotta al crimine, al terrorismo e alla
mafia, è intervenuto sul tema:
le nuove frontiere dei diritti inviolabili dell’uomo.
Nella sua chiara ed efficace esposizione il magistrato ha evidenziato
come la Carta costituzionale della nostra Repubblica non sia ancora
pienamente realizzata ma anzi sia spesso violata a cominciare dai
diritti che tutelano la salute, il lavoro dignitoso e sicuro, il
patrimonio ambientale, storico ed artistico, il diritto all’istruzione e
alla solidarietà e con la partecipazione dell’Italia alla guerra in
Afghanistan come sia violato anche l’art.11 che fa dell’Italia un Paese
che ripudia la guerra.
Il magistrato ha sottolineato la
necessità di un adeguamento del codice penale ormai risalente nella sua
stesura al 1930, perché vi siano recepiti i diritti sanciti dalla
Costituzione. Ha poi illustrato la tendenza attuale a ridurre gli spazi
di democrazia e partecipazione dei cittadini attraverso leggi come il
cosiddetto il lodo Alfano che prevede l’immunità per ogni reato
commesso da chi ricopre una delle quattro più alte cariche dello Stato,
l’attuale legge elettorale priva delle preferenze e con uno sbarramento
che si vorrebbe sempre più elevato, la mancanza di una legge sul
conflitto d’interesse e la gravità di quella che ha depenalizzato il
falso in bilancio, leggi che non rendono più i cittadini uguali in
doveri e diritti come invece sancito dall’art. 3 della Costituzione,
leggi che tendono a fare del popolo un popolo di sudditi e non più di
liberi e uguali di cittadini.
Nel suo intervento Imposimato ha anche
rievocato la vicenda del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro di cui
ha seguito personalmente il caso in quanto giudice istruttore , una
vicenda emblematica della tragica storia recente italiana e dei
complessi intrecci tra la loggia massonica P2 guidata da Licio Gelli, i
servizi segreti deviati e alcuni uomini delle istituzioni e della
politica che ancora oggi occupano purtroppo posti di rilievo nello
scenario politico.
Sollecitato, poi, dalle tante domande
di un pubblico numeroso ed attento, ha dato indicazioni di come
attraverso gli strumenti delle leggi nazionali ed europee si possa
operare per ostacolare le aggressioni ambientali al territorio e quindi
alla salute, contrastare le infiltrazioni criminali sempre più forti
anche nella nostra provincia e soprattutto far valere i diritti della
Carta Costituzionale anche elaborando dei nuovi modelli di azione legale
come la class action.
L’incontro è stato di grande importanza
anche per l’approfondimento di tante problematiche locali alla luce
della Carta Costituzione e della grande esperienza istituzionale di
Ferdinando Imposimato, un magistrato e un uomo al quale la maggior parte
degli italiani guarda con ammirazione, affetto e riconoscenza.
Anpi (Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia) sezione “Emilio Sugoni”,
Comitato Nepi per la Pace
Associazione Liberagorà Nepi
Nepi, 15 ottobre 2008
mittente: Silvio Sgamuffa
Vicepresidente del comitato”Nepi per la Pace”