Gennaro Francione, ti facciamo qualche domanda in qualità di ex
Giudice, quindi di persona che conosce bene i meccanismi che muovono
tribunali e processi. Hai sempre detto che pur non sapendo se Bossetti è
innocente o colpevole, con gli indizi che ha in mano la Procura di
Bergamo non è ammissibile che sia condannato. Perché sta avvenendo
quello che è sotto gli occhi di tutti da più di un anno?
Per una malefica congiuntura in cui il DNA che è solo indizio viene
assunto quasi come prova regina, mentre non lo è affatto. L’unica prova
regina è la confessione e Bossetti ha sempre negato.
Mille indizi non formano una sola prova come 1000 conigli non formano un
leone! Scoprire gli autori dei delitti è tutt'altro che semplice. E'
letteratura gialla che non esiste il delitto perfetto. Esiste e come! Ce
ne sono tanti! E la giustizia annaspa alla ricerca di colpevoli a tutti
i costi per mostrare che funzioni. Noi dobbiamo pretendere non solo la
confessione e/o la pistola fumante,perché prove forti sono anche
intercettazioni telefoniche inequivocabili, testimonianze nette
incrociate, rilievi scientifici fatti come si deve e sicuri al 100 %
(non certo come nei casi Cogne, Melania Rea, Meredith, Bossetti e ora
Ceste dove non si sa nemmeno come è morta la donna ). Alias tutto quello
che si può fare è innescare processi indiziari a carico di presunti
colpevoli, tenendoli cmq fuori dalla prigione. Se poi gl'indizi non
portano a prove queste sì gravi precise e concordanti il processo è
fallito
Che mentalità c'è alla base di questa condotta?
Il legislatore chiede che la giustizia funzioni e il sistema indiziario
permette alla giustizia di dare una parvenza di funzionalità. Se i
processi si facessero per prove forti, le uniche capaci di portare alla
verità, cadrebbe il 90 % dei processi. Colpa dei giudici? No, anzi essi
applicano la legge e andrebbero contra legem se non praticassero il
processo per indizi, pur in sé fallace e antiscientifico.
Giudici coraggiosi che hanno osato smantellare processi indiziari
faticosamente imbastiti dalle procure (casi Mostro di Firenze, Meredith
ad es.) si sono trovati soggetti all’ostracismo dei colleghi e
dell’opinione pubblica
Cosa intendi quando parli di “Diritto medievale”?
Voltaire, nell’opera Zadig ou la destinée definisce “grande per le
nazioni” il principio in virtù del quale “è meglio correre il rischio di
salvare un colpevole, piuttosto che condannare un innocente”.
E' un male secolare la difficoltà matematica di scoprire gli autori di
delitti.
L'inquisizione ovviava cercando la
confessione con la tortura fisica; il processo moderno, in tutto il
mondo, forza il processo indiziario e, basandosi sulla tortura
psicologico-esistenziale del tenere dentro l'indiziato
in carcere sperando che confessi, ne compromette la libertà e la vita di
relazione familiare e sociale.
Il rimedio è combattere il processo
indiziario che ha capovolto la massima di Voltaire: "Meglio 99 colpevoli
fuori che un innocente dentro" in "meglio 99 innocenti dentro che un
colpevole fuori". Il sistema barbarico e medioevale fa sì che 20.000
persone siano in carcere e di queste almeno la metà verrà messa fuori .
Noi del Movimento per il neorinascimento
della Giustizia, ci battiamo contro la custodia cautelare sequestro
legalizzato di stato. La legge al riguardo è decisamente disumana e
anticostituzionale perché contro l’art. Art. 13 (La libertà personale è
inviolabile)e l’art.27.2: “L’imputato non è considerato colpevole sino
alla condanna definitiva”.
Bisogna abbattere in toto il processo
indiziario e praticare solo il processo per prove fortissime! Nella fase
indiziaria solo controlli sul territorio ma niente carcere a meno che
non ci siano prove forti e trattasi di soggetti realmente pericolosi. A
parte i risarcimenti, con escamotage tappabuchi evitati in massa, chi
potrà mai ripagare i 10.000 innocenti
messi fuori dei giorni, mesi, anni di vita
in cui sono stati sequestrati dallo stato e marcati a vita per l’infamia
che sopravvive alle sentenze di assoluzione?
Insomma agl'indiziati colpevoli o innocenti
si potrà porre solo sulla testa la spada di Damocle del processo a loro
carico ma liberi e al più indagati a vita. Anche questa è una punizione,
nell'equilibrio ai minimi termini tra libertà dei singoli e sicurezza
sociale.
Qualunque altra via alimenta il nuovo
medioevo della giustizia mascherato da scienza logica ma priva di basi
epistemologiche.
Cosa pensi della questione Dna, banca dati, etc?
Favorevole ma con cautela. Come detto il
DNA non è prova regina ma esso stesso, atutto voler concedere, è
indizio che va correlato a prove forti.
“Il dna, come nel caso Bossetti, non essendoci prova che non venga
contaminato (ad opera di eventi casuali, della pg o dei laboratori) è
meno di un indizio. E’ zero assoluto!!!”. Così mi sono espresso al
convegno di Roma “Vs processo indiziario” come estrema conseguenza delle
tesi del prof Peter Gill
dell'Università di Oslo e autore de Il fallimento del DNA.
Ho proposto in quella sede una mutazione legislativa con nomina di un
difensore d'ufficio per ignoto coadiuvato da un perito a futura memoria.
Ciò per verificare in ogni fase l'indagine
sul DNA ed escludere pericoli di contaminazioni che, così come sono le
procedure, nessuno può escludere.
Il processo a Bossetti in tal senso è
proceduralmente viziato e in contrasto, per come è stata assunta la
prova, con l'art. 111 della Costituzione che garantisce la parità tra
accusa e difesa, in tal caso inattuata per lo sbilanciamento a favore
della P. G. e della Procura. Il GUP ha, quindi, agito in base
un'indagine dogmaticamente assunta come veritiera il che non è, non
essendosi garantito il principio di falsificazione di Popper.
Come si fa a garantire un reale diritto di difesa al semplice
cittadino?
Per ora la difesa è solo sulla carta.
Il motto sotterraneo è: "Uomo indiziato,
uomo condannato".
Come reagire? Bisogna creare un vasto
movimento d'opinione contro il processo indiziario e contro la custodia
cautelare su base indiziaria facendo leva sopratutto sui casi eclatanti
(Marta Russo,Cogne, Ceste, Sarah Scazzi, Chiara Poggi, Loris Stival,
Yara Gambirasio, Meredith Kercher, Melania Rea, Roberta Ragusa etc.).
Attaccando singoli processi non se ne
viene a capo... Abbiamo cominciato a Roma e proseguiamo in tutta Italia
un ciclo di conferenze con alcuni professori, criminologi, giudici,
avvocati, esperti di vari settori che si battono contro il processo
indiziario.
Oggi contro il processo indiziario si
muove l’azione del Movimento per il neorinascimento della giustizia
(https://www.facebook.com/groups/969134863127287/?fref=ts)
Cerchiamo il sostegno del popolo e degli
addetti ai lavori per rifondare la giustizia su nuove basi ad evitare
che gl’innocenti finiscano dentro.
Anche quest’intervista può valere a
diffondere le nostre idee per un nuovo illuminismo che,
epistemologicamente, fondi la giustizia su un reale rispetto della
dignità e della libertà dell’uomo. Ogni uomo dev’essere libero e
innocente finché non se ne dimostri irrefragabilmente la colpevolezza
fondandola su prove certe e non su indizi romanzati.
Aggiungerei una domanda che mi
sorge spontanea. Dici che "attaccando i singoli processi non se ne viene
a capo". Io, che non mi ero mai avvicinata a certi problemi,
amministrando il gruppo in sostegno a Bossetti penso che al di là del
caso specifico, sia un modo per combattere una battaglia più grande,
anche perché non tutti gli imputati possono permettersi avvocati 5
stelle, senza offesa per nessun bravo professionista, ma magari meno
"quotato". Mi sembra innegabile che ci sia una sorta di "differenza di
classe" anche davanti alla giustizia. Perché non se ne viene a capo?
Sartre diceva che se scelgo la monogamia per me stesso la sto scegliendo
per tutti.
I vostri gruppi sono microstutture e non
risolvono da soli i singoli casi ove vogliate l'assoluzione
dell'indiziato di turno ma sono utili. Primo per far ragionare la gente
sui singoli processi e addestrarla al diritto e alla procedura. Poi in
macrostruttura, i vostri gruppi uniti a quelli degli altri casi,
rivelano le falle in massa del sistema giudiziario. Infine il formarsi
stesso di fronti colpevolisti e innocentisti dimostra la fallacia del
sistema indiziario. Se il capro espiatorio di turno fosse colpevole con
certezza neppure si formerebbero i fronti contrapposti.
Per conoscere la biografia di Gennaro
Francione:
https://it.wikipedia.org/wiki/Gennaro_Francione