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Usa, un giudice tuona: "La pena capitale è incostituzionale"
In una sentenza della corte federale di New York, destinata a diventare un precedente giuridico: "La pena capitale vìola la Costituzione americana perché esiste il rischio che chi muore sia innocente".
WASHINGTON – ''La pena di morte è incostituzionale perché esiste il rischio eccessivo che un innocente venga giustiziato''. La clamorosa conclusione, è stata emessa da un giudice federale americano in un sentenza a carico di due imputati accusati di omicidio. Scritta nero su bianco, la sentenza è destinata a diventare un importante precedente giuridico.
Nel provvedimento, 28 pagine, Jed Rakoff, della corte federale di New York, distretto di Manhattan, spiega che ''la pena capitale non solo priva l'innocente di una significativa opportunità di provare la propria innocenza, e perciò viola il diritto ad un processo equo, ma crea anche l'indebito rischio che un innocente venga giustiziato''.
La sentenza di oggi potrebbe influenzare alcuni processi negli Stati del Vermont, Connecticut e New York, i più sensibili al tema della pena di morte. Certamente non avrà ripercussioni nei restanti 35 Stati. D'altronde i sondaggi parlano chiaro: la maggioranza degli americani resta favorevole alla pena capitale.
Che qualcosa stia cambiando, lo dimostra una recente delibera della Corte Suprema che ha posto delle limitazioni sulla pena di morte dichiarando che, la sentenza, deve essere applicata da una giuria e non dai giudici,e ammonendo dall'uso di metodi crudeli. Recentemente inoltre la pena capitale è stata sospesa per i condannati giudicati incapaci di intendere e di volere.
(2 LUGLIO 2002, ORE 7:47)
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,141027,00.html
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