GRANDE
FIESTA DI BATTIATO
di
Agius & Francione
Fantastica
performance di Franco
Battiato al Palco world del Fiesta Village
di Roma(www.fiesta.it)
.
Una
tappa importante del tour 2002 che lo
porterà in giro in tutta l’Italia(www.battiato.it)
, accompagnato
da Manlio Sgalambro (voce), Carlo Guaitoli (pianoforte), Angelo Privitera
(tastiere), Chicco Gussoni (chitarra), Lorenzo Poli (basso), Marco Orsi
(batteria), Mary Montesano e Vera Quarleri. Con loro il nuovo Quartetto
Italiano (archi) e la Gabriele Comeglio Band (flauti).
Al
pubblico di Fiesta, Battiato ha anticipato alcuni brani del suo nuovo
lavoro discografico in uscita a settembre, riscotendo lo stesso successo
dei suoi vecchi cavalli di battaglia. Volano nell’aria magnetica,
ricolma della marea di corpi e di anime assiepate in ogni millimetro di
spazio, gli annunci solenni dell'Era del Cinghiale Bianco, gli echi
mistici delle danze sufi, le nostalgie musicali di orizzonti perduti
presto travolte dalla scatenata valanga della paloma e del cucurucucu…
Anche
stavolta Battiato non ha tradito se stesso. Egli è un autentico maestro,
capace di fare una musica colta, raffinata nelle sonorità
e nelle contenuti poetici del testo, sciorinata con implausibile
semplicità e orecchiabilità per far sì che le note e il testo penetrino
davvero in chiunque.
Impediti
dalla massa di accedere alla tribunetta riservata,
noi due poveri giornalisti di rete,
abbiamo seguito la sorte degli eventi surreali, aggirandoci nelle
retrovie della folla, nei cunicoli che si aprivano nella fiumana di corpi
entusiasti, frenetici, vibranti. Là dietro
la vista era impedita e solo le sonorità giungevano, i flussi di
note, i gorgheggi melodiosi e incalzanti. Abbiamo visto ragazzi che
danzavano, giovani e adulti che ripetevano le parole delle canzoni con una
precisione incredibile; si inebriavano là dietro questi fans estatici
malgrado la vista fosse loro occlusa, per nulla invidiosi dei fortunati
che dalle terrazzine “prenotate e sbarrate” mangiavano
e sorseggiavano godendosi en plein air il corpo ora
scattante e sonoro, ora calmo sul tappeto della vita, del maestro Battiato.
Un serata
faticosa, inusuale, una serata indimenticabile. Le ultime note si spengono
e non sei pago. Malgrado le ripetute uscite, invocate a gran voce ed
esaudite dal maestro, ti viene voglia ancora di fare un viaggio nella prossima località del tour per essere trascinato
all’ennesima nella
magia metafisica dei paradisi
mistici di questo grande sufi catanese.