ESMERALDA
DANZA
A SANTA CROCE
di
Agius & Francione
Per “Invito alla Danza” (www.invitoalladanza.it)
oggi in scena è la
prestigiosa compagnia dell'Opera di Novgorod(Teatro Pushkin),che
dal 1935 si occupa di tutelare la produzione del repertorio classico
accademico russo.
Sul palco incantato dei Giardini del Museo degli Strumenti Musicali
(Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a )la rassegna ospita per la prima
volta in Italia l'edizione integrale di Esmeralda, ispirato al
romanzo di Victor Hugo "Notre Dame de Paris”, frutto
dell’assemblaggio di vari interventi estetici attuati nel corso del
tempo.
La storia di questo balletto in
tre atti, sei quadri e prologo è assai articolata,
legata ai nomi più significativi della danza del secolo scorso;
alla coreografia di J. Perrot,
che è anche autore del libretto, si è
aggiunta quella di M. Petipa e A. Vaganova; la musica a più mani
è stata composta da Cesare
Pugni, Riccardo Drigo, Anton Simon, Sergei Vasilenko. Una vera operazione
antiartistica (http://antiarte.studiocelentano.it),
dunque.
Secondo l'ANTIARTE SUBATOMICA funzione perenne dell’esteta
è innovare ed esplorare nuovi linguaggi, partendo dal presupposto che
compito dell'artista è di fare arte per riassemblarla in infinite nuove
forme attraverso l'alchimia della metamorfosi creatrice.
Un’operazione di lavoro sullo stesso tema narrativo e/o musicale,
incontrato più volte nella storia, è
stata la riscrittura di un testo. Nel caso di Esmeralda
l’operazione è doppia: sul testo come racconto e sull’elemento
coreografico-musicale. La trama narrativa riprende, infatti, la storia di
Notre
Dame immortalata da Hugo, mentre dal punto di vista del balletto più
artisti sono intervenuti a
mettere mano all’opera riuscendo a farne comunque una composizione
organica, quasi che lo spirito del racconto
in sé abbia condotto avanti medianicamente i vari compositori
nella creazione di un’opera unitaria.
Oggi la compagnia dell'Opera di Novgorod ha
attuato una summa
di tutti gl’interventi compiuti sul balletto nel corso del tempo,
offrendoci una visione compiuta di Esmeralda.
Composto tutto
da giovani valorosi, il corpo
di ballo ci ha deliziato descrivendo
con ritmi ora festosi e impetuosi,
ora dolci, sognanti e tragici le vicende che ruotano attorno alla
Corte dei Miracoli nei pressi della cattedrale di Notre Dame, dove
si intrecciano i destini del gobbo Quasimodo, della zingara Esmeralda, del
giovane innamorato Phèbe, ufficiale della Guardia Reale, e del crudele
arciprete Frolleaux, mosso da un amore folle e demoniaco per la bella
gitana.
Ben delineati e incalzanti i vortici
danzanti delle masse, ora in festa, ora tragicamente in processione
di morte con un climax
anticipato nella coloratissima festa dei folli che incorona Quasimodo Re
Buffone, coi fiabeschi costumi disegnari da Natalia Khennikova. Assai
suggestivi e sontuosi i
duetti, soprattutto quelli tra Phébe e Frolleaux
in danza con Esmeralda.
Su tutti i ballerini svettano le figure tersicoree di Aleksandr Butrimovic e Anna Snegina.
Aleksandr Butrimovic è figlio d'arte. Ha compiuto gli studi presso
l'Istituto Coreografico di Nijni Novgorod. Le linee allungate, il salto
potente, la rotazione agile e sicura, insieme al portamento elegante, ne
fanno un autentico danseur noble, ideale per raffigurare Phébe. Anna Snegina. si è diplomata
presso l’Istituto Coreografico di Perm, una delle scuole più
prestigiose della Russia. L’aspetto esile e delicato ne fanno
l’interprete ideale per i ruoli lirico-romantici, come Odette, Giselle,
Silphyde, ma l’ottima padronanza della tecnica accademica e il
temperamento esuberante, la rendono ugualmente convincente nei ruoli più
decisamente di carattere come in questa Esmeralda, piena di grazia,
resa quasi come una creatura eterea e fragile.
Una bella serata pervasa di cultura e di douceur,
coregrafie sognanti, cadenze sinuose
e musica soave aleggiante nell’aria fresca, sottolineata dal
pubblico numeroso e attento con scroscianti applausi.