Up
| |
"L’etica tradizionale esaltava il lavoro come un fine
in sé, perché doveva giustificare lavori monotoni o poco motivanti.
Invece l’etica della Rete, la ‘netica’, pensa che il lavoro debba
essere innanzitutto ispirazione e passione, l’ambito della propria
realizzazione creativa. Il denaro non è più il primo movente, e anche la
distinzione tra lavoro e piacere perde significato. Solo su questi
presupposti può prosperare l’open source, che non mira più a
proteggere la proprietà intellettuale per sfruttarla, ma la mette sempre
in comune.”
(Pekka Himanen)
|
|
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,86574,00.html
|
|
|