IV EDIZIONE INTERNAZIONALE.
Presso il Museo del Cinema di Roma si è svolto il 25 di agosto
2000 il Convegno "Giornata del minore rapito" organizzato dal C.E.C.S(Comitato
Ecumenico per le Comunicazioni Sociali).
Ha esordito il Cav. Giuseppe Amedeo Pantieri, creatore e
direttore del Museo oltre che del C.E.C.S., il quale ha letto telegrammi di augurio e
partecipazione fatti pervenire dal Ministro della Giustizia Piero Fassino, Franco
Danieli(Esteri), Livia Turco(Solidarietà sociale), Enzo Bizoco (Intern), Donatella
Carboni(Amnesty International)
Il professor Flaminio De Biasi, dell'Università Loyola di Roma
(operante anche a Chicago), ha parlato della crisi della famiglia raccontata dal
cinematografo citando film come Kramer, contro Kramer, Il Monello ma
soprattutto Metropolis di Fritz Lang, che al di là della storia fantascientifica
ha espresso temi profondi quale quello dei bambini visti come futuro di speranza in una
società oppressiva quale quella del futuro raffigurata nel film.
La dottoressa Mari Letizia Clarici, rappresentante della
Federazione internazionale dei diritti dell'uomo(www.fidhlegaitaliana.org) e direttore
della rivista "Europa giovane", ha sottolineato la forza di movimenti
internazionali facenti capo alla Convenzione internazionale dell'ONU pro infanzia. Ma
soprattutto ha ricordato il Convegno di Oslo dove si sono posti in luce le insufficienze
degli stati nel garantire un'adeguata protezione ai minori, elaborando nel contempo una strategia-reticolato
per far sì che Stato, istituzioni, associazioni soprattutto di volontariato agiscano
sincronicamente per difendere l'infanzia.
Il giudice, scrittore e drammaturgo Gennaro Francione ha
presentato il suo libro su Pedofilia-Un problema irrisolto(Costanzo D'Agostino
Editore, Roma 1998, ristampato- vedi Eugius(Unione Europea Giudici Scrittori:
http://eugius.supereva.it)proponendo per i pedofili la prevenzione e la cura, con l'aiuto
di équipe di psicoterapeuti sull'esempio dell'Inghilterra, nell'ambito di un più vasto
progetto di un diritto medicinale(non penitenziale) che ponga a fondamento
dell'azione carceraria la rieducazione e l'emenda secondo l'art. 27 3° comma della
Costituzione.