24-27 OTTOBRE 2013 -
dal giovedì al sabato h 21 – domenica h 18
PRIMA NAZIONALE
Balletto di Roma
Consorzio Nazionale del Balletto
Direzione Artistica Walter Zappolini
Luciano Carratoni
THE QUARTET
Omaggio a Verdi
Coreografie di Paolo Mangiola,
Gianluca Schiavoni, Milena Zullo
musiche Giuseppe Verdi, M.Ritcher,
Michelangelo Piperno, J.Talbot,
R.Teague, B.Iver
La serata prende il nome dalla coreografia creata per il
Balletto di Roma da Milena Zullo sulla partitura del quartetto
d'archi scritto da Giuseppe Verdi; un omaggio in danza al grande
compositore italiano nell'anno del suo bicentenario (10 ottobre
2013).
Milena Zullo, attraverso i suoi lavori, esprime e si interroga
sulla relazione tra movimento e partitura musicale.
La prima coreografia, "The Quartet" esprime, un lavoro ove la
costruzione del movimento nasce dal racconto della partitura
musicale verdiana, peraltro ricchissima di suggestioni. Un
racconto che contamina anche lo spunto creativo dei tratti
narrativi.
Il secondo lavoro "FourAndTwo" è portato in scena da quattro
solisti del Balletto di Roma sulla musica del compositore
Italiano, Michelangelo Piperno.
A completare la serata, altri due lavori: "Kimera" di Gianluca
Schiavoni (uno dei coreografi emergenti del Teatro alla Scala) e
"Race Race" di Paolo Mangiola (coreografo italiano residente a
londra con al suo attivo collaborazioni con WAYNE MCGREGOR |
RANDOM DANCE).
Tre differenti autori, Zullo, Mangiola e Schiavoni per quattro
quadri coreografici affidati ai solisti del Balletto di Roma in
una serata speciale dove i molteplici linguaggi coreografici si
fondono magistralmente ai brani musicali di Giuseppe Verdi e dei
contemporanei M.Ritcher, J.Talbot, R.Teague, B.Iver e M.Piperno.
THE QUARTET
COREOGRAFIA Milena Zullo | MUSICHE
G.Verdi (Quartetto d'archi in Mi minore)
Light Designer Emanuele De Maria | Costumi
Concetta Assennato, Riccardo Occhilupo
Interpreti: Dino Amante, Tayma Baldò
Niane, Marcos Becerra, Michele
Cascarano, Roberta De Simone,
Anna Manes, Luca Pannacci,
Raffaele Scicchitano, Sophie Tonello,
Stefano Zumpano
Un omaggio al compositore italiano attraverso un opera da camera
non così conosciuta come il suo quartetto d'archi in mi minore
ed eseguita in questa eccezionale versione per orchestra
d'archi. Un lavoro ove la costruzione del movimento nasce dal
racconto della partitura musicale, peraltro ricchissima di
suggestioni. Un racconto che contamina anche lo spunto creativo
dei tratti narrativi:
"Due particolari direttori di una piccola orchestra percorrono
la musica, la "via", in essa si calano come dentro una scatola
magica, in una fiaba al limite tra l'omaggio, l'ironia, la
poesia ed il grottesco... conducendo il loro piccolo esercito a
colorarsi di alcuni dei tratti tipici della nostra italianità.
Il racconto è volutamente leggero per il Compositore che più di
ogni altro ha contribuito alla costruzione del "sentimento
italiano", nel rispetto della grandezza invece della sua opera
tutta I grandi sentimenti di coscienza ora divengono ironico ed
un po' amaro omaggio anche alla nostra tipica Madre patria,
Matriarca, Madre mamma e figli tutti che, nel nostro perpetuo
sentirci tali, siamo divenuti caratteristici" Citazione di
Milena Zullo
KIMERA
COREOGRAFIA Gianluca Schiavoni | MUSICHE
M. Ritcher
Light Designer Emanuele De Maria | Costumi
Lorella Ferraro
Interpreti: Dino Amante. Michele
Cascarano, Luca Pannacci,
Azzurra Schena, Raffaele Scicchitano,
Claudia Vecchi
La Chimera (dal greco chimaira, letteralmente "capra"; in latino
chimaera) è il mostro mitologico con parti del corpo di animali
diversi. Secondo il mito greco fa parte della progenie di Tifone
ed Echidna, insieme all'Idra di Lerna, Cerbero e Otro. Le
descrizioni variano: secondo alcune poteva sputare fuoco, aveva
la testa di leone, una testa di capra sulla schiena e la coda di
serpente; secondo altre aveva corpo di capra, coda di serpente o
di drago e testa di leone. Sputava fuoco dalle fauci e il morso
era velenoso. Con questa suggestione lo Scaligero Gianluca
Schiavoni crea "Kimera". La fusione dei corpi dei danzatori, nel
continuo rincorrersi dei movimenti, rivela sfumature di
un'entità che, come il celebre mostro mitologico, e' emblema
dell'unità di soggetti eterogenei. L'idea della molteplicità che
genera sempre infinite possibilità, consente alla coreografia di
sperimentare nuove composizioni permettendo di esprimere realtà
alternative e affascinanti. Il movimento elegante e sinuoso,
libero e sensuale e' la matrice che rivela, in maniera quasi
ossessiva, questa continua ricerca. Queste nuove ricomposizioni,
queste diverse combinazioni sono Kimera.
FOUR-AND-TWO
COREOGRAFIA Milena Zullo | MUSICA
Michelangelo Piperno
Light Designer Emanuele De Maria | Costumi
Concetta Assennato
Interpreti: Tayma Baldò Niane, Marcos
Becerra, Vincenzo Carpino,
Monika Lepisto
Un breve lavoro che nasce dall'incontro di Milena Zullo con
Michelangelo Piperno, musicista e compositore italiano
contemporaneo. Una composizione per chitarra acustica nella
quale, la vibrazione ed il fluire generoso della musica, diviene
desiderio di liberare le tante corde dello strumento. La sua
chitarra ed i quattro corpi riecheggiano gli uni nell'altra,
producendo nuovi incontri, immediati e fugaci, cristallini come
i ricordi di esperienze accennate, rimaste appese.
RACE RACE
COREOGRAFIA Paolo Mangiola | MUSICHE
J.Talbot, R.Teague, B.Iver
Light Designer Fabiana Piccioli
Danzatori: Roberta De Simone, Luca
Pannacci, Raffaele Scicchitano,
Sophie Tonello, Claudia Vecchi,
Stefano Zumpano
La piece esplora il doppio significato della parola "race"
intesa come "gara" nel significato di competere e di "razza",
come origine di un'etnia. Utilizzando questi due significati, la
piece prenderà forma proprio grazie alla dualità che esiste in
questa parola. Il concetto verrà esplorato sia in termini fisici
attraverso una danza atletica e tecnica, apparentemente
astratta, che in termini narrativi esplorando il significato di
razza, di etnia, di ricerca d'identità. Utilizzando degli
estratti dal romanzo "Le onde" di Virginia Woolf, il lavoro si
interroga sul concetto stesso d'identità e senso di
appartenenza, riflettendo gli sbilanciamenti, gli scontri, gli
incontri che ogni essere umano opera all'interno di una
comunità.
Milena Zullo
Coreografa tra le più apprezzate della danza
contemporanea italiana, le sue creazioni sono nel repertorio
delle più importanti compagnie italiane, quali Balletto di
Toscana, Aterballetto e Balletto di Roma. Significativo anche il
suo impegno didattico: oltre all'attività nel Centro di
Formazione Danza Classica e Contemporanea, da lei stessa
diretto, ha collaborato ai corsi di selezione per l'ATER,
docente presso i Corsi di Formazione per Coreografi, è costante
la sua collaborazione con la Scuola di Ballo del Teatro
dell'Opera di Roma. Per il Balletto di Roma ha realizzato gli
spettacoli Don Chisciotte e Contemporary Tango ed è attualmente
impegnata a realizzare un progetto di formazione professionale
per la giovane compagnia del balletto di Roma BDR YUNIOR COMPANY
che vedrà il suo debutto a fine anno accademico 2014.
Gianluca Schiavoni
Diplomatosi nel 1992 alla Scuola di Ballo del Teatro
alla Scala, entra subito a far parte del Corpo di Ballo
interpretando ruoli da solista e primo ballerino. Dal 2006 si
dedica con passione alla coreografia creando Andromeda
(2006/Teatro Manzoni di Pistoia), Orion (2007/Teatro Manzoni di
Milano), Amnios opera inserita nello spettacolo Sphairos,
trittico di giovani coreografi italiani, nel 2009 va in scena al
Teatro degli Arcimboldi di Milano Shock regia di Andrea Forte.
Nel 2010 si avvia la collaborazione come coreografo con il
Teatro alla Scala di Milano con il cortometraggio An Italian
Dream (regia di Matthias Zentner) a cui seguono, nel 2011, le
coreografie L'Altro Casanova, Romeo et Juliette e L'altra meta'
del cielo.
Paolo Mangiola
Danzatore e coreografo, inizia la carriera all'Aterballetto
per poi trasferirsi in Germania come solista al Teatro
dell'Opera di Norimberga. Nel 2008 entra a far parte della
compagnia WM|Random Dance diretta da Wayne McGregor dove ancora
collabora come guest artist. Ha creato balletti per le compagnie
con cui ha lavorato ed i suoi lavori sono stati eseguiti al The
Place Theatre e al Sadler's Wells Lilian Baylis (Londra) come
anche in Norvegia, Inghilterra e Germania. Il suo ultimo lavoro
ha debuttato al Covent Garden Linbury Studio Theatre, l'officina
contemporanea del Royal Ballet. Utilizzando un vocabolario
postmoderno con inclusione di elementi di origine neo-classica,
derivati dal balletto e dalla tecnica Cunningham e combinati ad
una gestualità appartenente ai nostri giorni, Mangiola crea un
linguaggio duale, contaminato da un forte senso atletico e da
una carica emotiva gestuale.
BALLETTO DI ROMA - Consorzio Nazionale del Balletto
ll Balletto di Roma nasce nel 1960 grazie al sodalizio
artistico di due icone della danza italiana: Franca Bartolomei,
prima ballerina e coreografa dei principali enti lirici italiani
e di realtà straniere e l'etoile Walter Zappolini, dal 1973 al
1988 direttore della Scuola di Ballo del Teatro dell'Opera di
Roma. Nel corso dei suoi cinquant'anni di vita il Balletto di
Roma ha visto il susseguirsi di prestigiose collaborazioni e
molteplici anime creative, ma indubbiamente il suo profilo
artistico attuale è il frutto dell'incontro con il prestigioso
Balletto di Toscana e della sinergia dal 2001 al 2007 con
Cristina Bozzolini. Nuove ed originali coreografie, firmate da
artisti italiani già affermati nel panorama della danza
contemporanea, segnano l'inizio di questo rinnovato percorso
artistico a partire dalla stagione teatrale 2001/2002: in questi
ultimi anni l'attività produttiva è cresciuta sia in termini di
quantità e corposità delle opere allestite nel corso delle
stagioni ("Don Chisciotte" di Milena Zullo, "Cenerentola" e
"Bolero, Serata d'Autore" di Fabrizio Monteverde, ben due
riallestimenti del celebre "Giulietta e Romeo" di Monteverde che
fu creato per il Balletto di Toscana, "Lo Schiaccianoci" di
Mario Piazza), sia per le prestigiose collaborazioni con artisti
ospiti come Andre De La Roche, Raffaele Paganini, Monica Perego.
Non ultimo in termini di importanza è da rilevare come nel corso
delle stagioni l'intensa attività abbia poggiato su un crescente
consenso di pubblico con oltre 500.000 presenze. È per la
straordinarietà degli eventi nonché per la notevole richiesta
che il Balletto di Roma presenta ogni anno tutto il suo
repertorio, arricchito anche delle nuove produzioni a serata
intera "Otello" (cor. Fabrizio Monteverde), "Contemporary Tango"
(cor. Milena Zullo), "The Arena Love" e "Ambiguity" (cor.
Michele Pogliani), "La Morte e la Fanciulla" (cor. Paolo
Santilli) e per le annualità 2013 e 2014 "The Quartet" (cor.
Paolo Mangiola, Marco Schiavoni, Milena Zullo) e "Futura" (cor.
Roberto Castello, regia Giampiero Solari). Nell'ottobre 2012 il
Balletto di Roma ha inaugurato la sua nuova prestigiosa sede,
dove confluiscono sia le esperienze lavorative dei giovani
professionisti impiegati nelle numerose produzioni della
compagnia, sia le attività formative all'interno della nuova
Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio che, dopo 18
anni trascorsi alla direzione della scuola di ballo del Teatro
dell'Opera di Roma, oggi è chiamata a scoprire e formare i
giovani talenti del XXI° secolo. Festeggiando nel 2010 i suoi
primi cinquant'anni di attività, esso muove ogni anno di più i
passi verso un futuro fatto di tradizione e vocazione, storia ed
espressione senza tempo, confermando la comprovata posizione
leader nella danza italiana.